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Alessandro Orsini senza freni: così Draghi manipola l'opinione pubblica, il vero obiettivo del governo sull'Ucraina

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Il premier Mario Draghi manipola l'opinione pubblica perché vuole nascondere agli italiani che il suo obiettivo è quello di allungare la guerra in Ucraina. La tesi, neanche a dirlo, è del professore della Luiss Alessandro Orsini impegnato da mesi in una "battaglia intellettuale" sulla narrazione del conflitto e sui ruoli della Russia e dell'Occidente. Il prof in un articolo uscito sul Fatto martedì 31 maggio afferma che "la manipolazione dell'opinione pubblica è fondamentale nella lotta per il potere" è fondamentale e i manipolatori democratici "sono una merce ambita dai governi occidentali" perché la materia nei regimi non dittatoriali è complicata, spiega Orsini, e necessita di tecniche raffinate. 

 

Per Orsini esiste uno schema "tipo": "1) un certo governo avvia un tentativo di manipolazione dell'opinione pubblica; 2) qualche intellettuale se ne accorge e lo denuncia; 3) ma la notizia è stata già scalzata da una nuova notizia e gli studiosi si ritrovano a gridare nel deserto". Questo è accaduto con Draghi, argomenta il prof, che prima "ha rifornito l'Ucraina di alcune spaventose macchine di morte che sono gli obici FH 70 con una canna di 12 metri in grado di sparare proiettili fino a 30 km di distanza". Poi "ha depositato un finto piano di pace che ha monopolizzato le attenzioni dei media per circa sette giorni", ossia quello della Farnesina che "ha compiaciuto la Casa Bianca" e "incassato il consenso degli italiani". 

 

Ma, come affermato anche dalla portavoce del ministro degli Esteri russo, Marija Zakharova, l'Italia non può armare Kiev e proporre un piano di pace, ricorda Orsini secondo cui la manipolazione è chiara: "Draghi è dalla parte" di Joe Biden, "che intende inviare gli Mlrs (Multiple Launch Rocket System) che sparano razzi da 300 chilogrammi con una gittata fino a 300 km" anche se in realtà la Casa Bianca ha smentito. Ma se un missile dovesse toccare il suolo russo il rischio di una escalation che ci coinvolgerebbe direttamente sarebbe enorme. . 

 

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