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Bordata di Nicola Gratteri a Mario Draghi: “Non gli interessa contrastare la mafia”

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Nicola Gratteri, Procuratore di Catanzaro, è intervenuto al corso “Le mafie ai tempi dei social” e non ha risparmiato durissime critiche al premier Mario Draghi e al ministro della Giustizia Marta Cartabia: “Nel suo discorso di insediamento Draghi non ha detto una sola volta la parola mafia. Ha un piano? Una visione? Vorremmo sapere se ha delle proposte per contrastare le mafie, ma credo che la giustizia e la sicurezza non interessino a questo governo e che Cartabia non sia il Ministro che serviva all’Italia. Appena nominata ha incontrato il Garante dei detenuti e Nessuno tocchi Caino, i magistrati li ha incontrati dopo un mese. Non cambia nulla? Forse. Ma la forma è sostanza. E questo fa capire l’indirizzo di questo governo”.

 

 

Gratteri, sotto scorta da più di 30 anni e da sempre obiettivo numero 1 della ‘ndrangheta, rincara la dose: “Hanno trovato più di 28 milioni di euro per costruire le Case dell’Amore, un luogo dove i detenuti possono incontrarsi per 24 ore con moglie, marito e amanti. Avete idea dei messaggi che possono essere mandati all’esterno grazie a questa idea? Questo abbiamo portato a Palermo nel 30esimo anniversario della strage di Capaci, quando tutta la politica è andata a onorare Falcone, le Case dell’Amore”.

 

 

Gratteri ha quindi parlato dell’evoluzione delle mafie e dalla ricerca del consenso: “Le mafie oggi sono mimetizzate nel tessuto sociale ed economico, ma non esisterebbe la mafia senza la relazione con le classi dirigenti, sarebbe criminalità comune. La mafia ha bisogno del territorio e del consenso popolare, il boss ha bisogno di pubblicità, è un imprenditore. Così la ‘ndrangheta si è presa la Calabria e un quarto di Milano. Certe cose bisogna dirle. Io mi sono creato una vita da recluso, ma sono libero di dire quello che voglio perché non appartengo a nessuna corrente. Il silenzio è complicità”.

 

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