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Giorgia Meloni punge Matteo Salvini: “Colpisce che riconosca la mia premiership solo oggi”. Poi esclude un'asse con il Pd

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Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, ha rilasciato un’intervista a Bruno Vespa durante l'iniziativa ‘Forum in Masseria’ in corso di svolgimento in Puglia. Il primo tema toccato dalla leader del partito di opposizione è quello delle parole pronunciate da Matteo Salvini, numero uno della Lega, che ha affermato che in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni sarà il partito che ha preso anche un solo voto in più ad indicare il presidente del Consiglio: “Che il segretario della Lega riconosca oggi che io possa diventare premier se Fratelli d'Italia prende più voti nella coalizione mi ha colpito, soprattutto che non lo abbia detto prima. È un chiarimento necessario, giusto e buono al contrario della timidezza con cui si risponde a questa domanda”.

 

 

Meloni si è poi soffermata sulla strampalata ipotesi di un governo FdI-Pd: “Non credo che si possa fare un governo con la sinistra e fare con la sinistra cose utili, sono orgogliosamente alternativa alla sinistra, voglio un governo di centrodestra e non sono disponibile ad andare al governo a qualsiasi costo. L'ipotesi di un governo Fratelli d’Italia-Partito Democratico è bizzarra, non c'è, io il governo voglio farlo con il centrodestra, credo che l'Italia meriti una moderna democrazia dell’alternanza. La legge proporzionale - dice ancora - non serve a far vincere qualcuno, ma a far perdere qualcuno, per ridarci un governo arcobaleno nel quale ragionevolmente gli esclusi sono gli unici che rimangono coerenti con l'impegno preso con i cittadini”.

 

 

“Se Lega e Forza Italia decidessero di unirsi sarebbe un elemento di chiarificazione all'interno della coalizione, non c'è da parte nostra alcun problema, sono scelte loro, io pongo il problema dei rapporti con noi e con il resto del mondo. Si vuol vincere con Fratelli d'Italia o si vuole non vincere per andare al governo?” ha mandato un ennesimo segnali agli alleati Meloni, che ne ha anche per il Movimento 5 Stelle: “Se Giuseppe Conte decidesse di lasciare la maggioranza speriamo che ci siano le elezioni, la crisi internazionale può durare pure anche dieci anni, che facciamo continuiamo sempre con questo governo? Sulla vicenda internazionale credo che questa sia la collocazione dell'Italia, ma se domani chiedessero a me i voti che mancano alla maggioranza per tenere in piedi il governo - ammonisce Meloni - se li possono scordare".

 

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