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Via la fiducia al governo Draghi e ministri da ritirare: il M5S si spacca ancora

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Ennesima polemica per le parole di Vito Petrocelli, senatore del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione Affari esteri di palazzo Madama. “Credo sia sempre più evidente che la priorità del M5S in questa fase storica sia togliere la fiducia al governo Draghi e ritirare i ministri. Tutto il resto sta a zero, comprese le etichette tipo 'putiniano d’Italia’” ha scritto su Twitter l’esponente pentastellato, già al centro di numerose polemiche il mese scorso per le sue posizioni contrarie all’esecutivo sulle armi e sulla guerra in Ucraina.

 

 

Secondo quanto riferisce Il Giornale va avanti il procedimento disciplinare contro il parlamentare, che rischia l’espulsione, ma in molti storcono la bocca. Petrocelli, soprannominato ‘compagno Petrov’, ha fatto ritornare in auge gli scontenti del gruppo di potere del M5S: i tanti malpancisti contestano un meccanismo decisionale ‘totalitario’ e ‘centralizzato’ che stronca il dibattito interno con la scure delle epurazioni. Dal canto suo Petrocelli non ha alcuna intenzione di lasciare l’incarico e la presidenza della Commissione, avendo avuto anche il sostegno del vicecapogruppo al Senato Vincenzo Garruti e il senatore Primo Di Nicola. Ma l’obiettivo principale di chi alza la voce è soltanto uno: mettere in discussione il ruolo da leader del Movimento di Giuseppe Conte. 

 

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