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Partito unico di centrodestra: la via per vincere le elezioni e governare

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«Al centrodestra manca un partito di massa che faccia da traino, così come fa il Partito Democratico a sinistra. Questa funzione è stata svolta per decenni da Forza Italia e meglio ancora dal Pdl, che è stato il ‘Pd’ del centrodestra. Adesso serve una cosa simile altrimenti non si vince e non a caso Matteo Salvini ha parlato di lista unitaria tra Lega e Forza Italia. Mi sembra un modo frettoloso di porre un problema reale, cioè l’unificazione del centrodestra in un progetto unitario delle forze politiche che lo compongono». La proposta, che rivoluzionerebbe il quadro politico italiano, è del vice presidente del gruppo di Fi alla Camera, Gianfranco Rotondi, in un’intervista al quotidiano «Il Dubbio».

 

 

Il progetto deve comprendere anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni? È la domanda che sorge spontanea e Rotondi non ha alcun dubbio: «Necessariamente sì. Penso a un progetto unitario a vocazione maggioritaria, quindi figuriamoci se lo posso immaginare a prescindere dal partito maggioritario nei sondaggi, cioè Fdi. Purtroppo ci sono differenze importanti tra i principali partiti ma questo è un motivo in più per mettere subito in piedi un cantiere. Queste differenze, se ricondotte a un partito unitario, possono essere una ricchezza. Se abbandonate alla competizione identitaria, saranno la via dell’inferno lastricata di buone intenzioni». 

 

 

«Verde è popolare - conclude Rotondi parlando del soggetto politico da lui fondato - vuole canalizzare in Italia la spinta ecologista che scende a due cifre dall’Europa. E la vuole canalizzare nel mondo cattolico, dove questo tema è stato piantato da Papa Francesco con due encicliche. Penso che una forza laica ed ecologista possa svilupparsi in campo moderato. Verde è popolare può essere una componente del partito unitario del centrodestra, se ci sarà. Se ognuno invece pianterà la propria bandiera, noi siamo pronti a presentare una nostra lista alle Politiche, con tutti i rischi del caso».

 

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