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Rivoluzione scuola: educazione motoria anche alle elementari. Infornata di 2.200 docenti

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Christian Campigli
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Un cambio epocale. Una modifica che trasforma un'attività considerata fino a venti anni fa di mero passatempo, in essenziale per la salute, per lo sviluppo muscolare e per la formazione complessiva dei nostri giovani. Il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato questa mattina il decreto sugli organici del personale scolastico. Un provvedimento molto importante, che dà il via libera a una novità prevista dall'ultima legge di bilancio: alla scuola primaria le normali attività didattiche verranno integrate con la presenza di un docente di educazione motoria. Una vera e propria rivoluzione, che acquista un significato ancora più ampio se si pensa alla difficoltà di modificare un universo così arroccato su se stesso come la scuola italiana.

Il prossimo anno scolastico saranno circa 25mila le quinte classi coinvolte, oltre 15mila a tempo normale, le rimanenti a tempo pieno. E saranno coinvolti almeno 2.200 docenti qualificati. “È un'importante novità, attesa nel mondo della scuola, che riguarda il benessere psicofisico e lo sviluppo dei nostri bambini e delle nostre bambine - ha sottolineato il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi -. Si parte con le quinte poi, il prossimo anno, si andrà avanti con le quarte. Un tassello che rientra nel percorso di costruzione di una nuova scuola che stiamo realizzando con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con le misure adottate in questi mesi, comprese quelle dell'ultima legge di bilancio”. Una novità che potrà creare anche opportunità di lavoro. Un dettaglio, soprattutto in questo momento storico, che non può essere sottovalutato. “Scuola e sport camminano insieme sin dai primi anni scolastici, per contribuire a formare una società e un Paese migliori – ha affermato il Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali – In questo percorso è stata fondamentale la posizione del Presidente Draghi, senza la sua sensibilità sul tema, non saremo riusciti in questa impresa epocale”.

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