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Salvini a Varsavia per aiutare i profughi ucraini a venire in Italia

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Una missione complicata anche per motivi di sicurezza. Ma Matteo Salvini lo aveva detto e lo fa: il leader della Lega è in direzione Varsavia. La sua missione è quella di incontrare le più diverse realtà solidali per aiutare a portare in Italia e al sicuro profughi provenienti dall’Ucraina. Per Salvini si tratta di una iniziativa importante, che fa piazza pulita di tante polemiche a vuoto scatenate persino sulla sua volontà di far passare messaggi di pace e non di guerra. Con il leader della Lega a Varsavia anche Marco Campomenosi, deputato europeo e Luca Toccalini, deputato nazionale.

 

 

 

 

 

La missione è stata curata in ogni dettaglio anche per evitare ostacoli ma c’è da dire che i parlamentari leghisti hanno avuto grande collaborazione dagli interlocutori. Ora si tratterà di restare qualche giorno in Polonia e organizzare al meglio gli aiuti di parte italiana, soprattutto da parte di quel meraviglioso giacimento umano che caratterizza il nostro volontariato. Il segretario della Lega la settimana scorsa si era detto pronto ad andare in Ucraina o, almeno, a spingersi fino al confine polacco. Ora ha organizzato privatamente il viaggio e arriverà prima a Varsavia per una serie di incontri e poi andrà al confine con l’Ucraina. «Non mi interessa fare passeggiate, se posso fare qualcosa di utile lo farò», aveva detto martedì prima di incontrare a Roma l’ambasciatore ucraino. La missione del leader del Carroccio, concordata con le autorità diplomatiche e i servizi di sicurezza, arriverà anche in una località di raccolta e transito dei profughi in uscita dal Paese sotto attacco della Russia dal 24 febbraio.

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