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“Salvini, politicamente il nulla”. La sentenza di Marco Damilano a L'Aria che Tira: il grande sconfitto del Quirinale

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Si discute degli scenari interni al centrodestra nel salotto di Myrta Merlino. A L’Aria Che tira, talk show di La7, nella puntata del 1 febbraio è ospite in studio il direttore de L’Espresso Marco Damilano, che viene subito interrogato dalla padrona di casa su quali saranno i nuovi equilibri della (ex?) coalizione di centrodestra. La Merlino è convinta che ad uscire bene dal caos Quirinale sia Giorgia Meloni, che ha dimostrato coerenza e fermezza, e che riceve anche il gradimento degli italiani nei sondaggi, che premiano la crescita di Fratelli d’Italia, numeri che però non bastano per governare senza Matteo Salvini: “Su Salvini mi trovo d’accordo con Vittorio Feltri, anche perché la scelta di Sergio Mattarella è stata una non-scelta. Se lui avesse detto fin da subito che bisognava votare Mattarella o Mario Draghi era una scelta politica, c’era una posizione, da discutere, ma almeno c’era. Invece per una settimana ha detto il contrario, perdendosi il pezzo del centro per strada. Prima dell’addio della Meloni c’è stato l’addio di Forza Italia, che ha voluto trattare in maniera solitaria. Hanno sofferto il no a Pier Ferdinando Casini e che Salvini sia tornato ad inciuciare con Giuseppe Conte, era ritornata la coppia gialloverde”.

 

 

“Dopo aver perso il centro - prosegue Damilano - non ha tenuto duro neanche sull’altra posizione. È andato su Mattarella alla fine, a quel punto la Meloni ti molla pure sull’altro versante. In questo momento Salvini è politicamente il nulla. Che poi dica facciamo i repubblicani - dice ridendo il giornalista - dopo aver fatto questo disastro strategico e tattico… Giustamente Forza Italia dice che lo volevano fare un anno fa e Salvini non ci è stato, la Meloni i repubblicani non li vuole fare. Sul peso della Meloni - conclude Damilano - lo deciderà la legge elettorale, se ci sarà il maggioritario peserà tantissimo quel suo 20%”.

 

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