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La durata del mandato e il nuovo peso di Draghi, Marzio Breda rivela i segreti del Mattarella bis

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Come sarà il mandato bis di Sergio Mattarella? E soprattutto, che intenzioni ha il capo dello Stato? A rispondere ai quesiti è il quirinalista del Corriere della sera Marzio Breda, un'autorità in fatto di presidenza della Repubblica. Ospite di Myrta Merlino a L'arta che tira su La7, lunedì 31 gennaio, Breda afferma che Mattarella "parte con l'idea di fare il mandato pieno, cioè sette anni".

Insomma, niente "staffetta" a stretto giro, magari con un nuovo tentativo di Mario Draghi. "Non poteva accettare l'idea di un mandato a termine che costituzionalmente è insensato. Per Napolitano fu diverso perché è stato rieletto a 88 anni, alla soglia dei 90, un’età veneranda alla quale ha ritenuto di ritirarsi" argomenta Breda. 

 

Il presidente ne parlerà nel discorso per il giuramento di giovedì e "sta abbozzando un testo". Ma non ci sarà una strigliata ai partiti come fece Napolitano, afferma il quirinalista, "non è un sadico" come il predecessore. "Non dirà: la mia rielezione è il segno della vostra crisi. Perché non è nel suo temperamento. Non è nelle sue convinzioni  e non farà un'altra cosa fatta da Napolitano", ossia imporre una riforma costituzionale dall'alto per il rispetto nei confronti del Parlamento che ha Mattarella. 

 

Dal discorso emergerà il leitmotiv  della sua presidenza, "che è quello della coesione nazionale" prevede Breda. C'è poi il ritorno del tan demi Mattarella al Quirinale, Draghi a Palazzo Chigi. Breda aveva riferito di un colloquio tra i due, quando il premier aveva ormai capito che non sarebbe potuto salire al Colle: "Avevo saputo di questo scambio di battute verso la fine di settembre, durante una cena di lavoro informale al Quirinale, in cui Draghi dice a Mattarella: guarda, saresti tu il resto anch'io" rivela Breda.

 

 "Già allora Draghi si stava misurando con le difficoltà di governare" perché nella maggioranza cominciavano a porre ostacoli alla sua azione. "Sapeva benissimo che il tandem  con Mattarella appoggiava rafforzava il governo - conclude Breda - e per questo secondo me oggi Draghi è più forte".  
 

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