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La poltrona della Casellati fa gola anche al Pd. Trame per piazzare Letta al Senato

Gianfranco Ferroni
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Nel Pd c’è sempre qualcuno a caccia di poltrone.  A un tavolo di quelli che una volta a sinistra venivano definiti come “i maggiorenti”, l’ipotesi della candidatura di Maria Elisabetta Alberti Casellati al Quirinale è stata oggetto di esami approfonditi: c’è un lato positivo
che piace, ovvero la liberazione di una poltrona, quella di presidente del Senato.

 

Già, ma a chi bisogna assegnarla poi? In casa Pd dicono che spetta a loro, ma qualcuno teme un “assalto” da parte di Fratelli d’Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni avrebbe tutte le ragioni per guidare Palazzo Madama, visto che non fa parte del governo presieduto da Mario Draghi ed è l’unica forza di opposizione. “Sì, ma per avere il Senato quelli di Fratelli d’Italia non dovrebbero votare per la Casellati”, sussurrano a sinistra, svelando così la volontà di creare scientificamente una spaccatura nel centrodestra.

 

La verità che però nessuno vuole ammettere è che nel Pd alcuni “fondatori” desiderano piazzare Enrico Letta al posto della Casellati, per tornare a contare nel partito senza avere più tra i piedi “il noto professore parigino”.
 

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