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Il generale Figliuolo resta almeno 6 mesi. Nessun addio in vista, ecco perché

Dario Martini
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Una decina di giorni prima di Natale era filtrata la notizia di un possibile spostamento sotto la Protezione civile della struttura commissariale guidata da Francesco Paolo Figliuolo. Si era vociferato anche di un passo indietro del generale che sarebbe stato chiamato alla guida del Comando operativo di vertice interforze. Quel nuovo incarico militare, in effetti, Figliuolo lo ha ricevuto. Rimanendo però anche saldamente alla guida del contrasto all'emergenza coronavirus. Lo stato d'emergenza è stato prorogato fino al 31 dicembre. Ma l'impegno attuale del commissario è destinato a durare almeno fino al 19 giugno. Come lo sappiamo? Perché prima di quella data il generale non lascerà la sede della struttura commissariale che si trova nel prestigioso Palazzo Caprara di via XX Settembre a Roma, da cui in tutti questi mesi ha diretto la strategia di contrasto alla pandemia, a partire dalla campagna di vaccinazione che con le terze dosi è entrata in una nuova e delicata fase. Tanto più che già si parla di un quarto richiamo entro l'estate.

 

 

Figliuolo non ha alcuna intenzione di dire addio a Palazzo Caprara perché ha recentemente rinnovato per altri sei mesi, con scadenza 19 giugno appunto, il contratto per il servizio di pulizia e igienizzazione dei locali del grande edificio a due passi dal Quirinale. In base alla determina commissariale del 10 dicembre scorso, la spesa prevista è di 46.620 euro (Iva esclusa), pari a poco più di 250 euro al giorno. Un costo sicuramente in linea alle dimensioni notevoli del palazzo. Della pulizia si occupa la ditta Iris Italia srl. Il ruolo della struttura commissariale, in concomitanza con l'aumento dei contagi, è sempre più importante anche sul fronte del tracciamento. «Per i tamponi noi come Difesa stiamo cercando di supportare le Asl e le Regioni. In questo momento siamo intervenuti in sei Regioni, abbiamo fatto circa dodicimila tamponi in più di 300 istituti, scolastici», ha detto ieri Figliuolo visitando il centro vaccinale pediatrico allestito nel museo dei bambini di Roma Explora. Il commissario ha aggiunto: «Ovviamente, mi rendo conto che non è la risoluzione di tutti i mali ma comunque noi come Difesa il nostro ce lo mettiamo».

 

 

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, invece, ad oggi sono 108.226.482 le somministrazioni effettuate in Italia nel corso dell'anno. Secondo il report del ministero della Salute, aggiornato a ieri mattina, 46.210.620 persone di età superiore ai 12 anni hanno completato il ciclo vaccinale e 17.053.754 hanno effettuato la terza dose. Inoltre, sono 158.884 i ragazzi di età compresa tra 5-11 anni che si sono sottoposti alla vaccinazione. Infine, in base a quanto stabilito dalla commissione tecnico scientifica dell'Aifa, il commissario Figliuolo ha aperto alla possibilità- a partire da oggi 27 dicembre - di effettuare le terze dosi per tutti i giovani di 16 e 17 anni e per i soggetti fragili della fascia 12-15 anni a rischio potenziale di forme gravi di Covid. Al momento per queste categorie sarà possibile utilizzare solo il vaccino Pfizer. Alla luce delle disponibilità di fiale - sottolinea una nota della struttura commissariale - il generale sta organizzando il dispositivo per anticipare a quattro mesi la somministrazione delle terze dosi a favore di tutti coloro per i quali è raccomandata la dose booster, dando priorità alle persone anziane e a quelle fragili. In tal senso, la data di avvio dei richiami verrà comunicata dopo un confronto tecnico con le Regioni/Province autonome.

 

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