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Zingaretti spreca i soldi degli sms, che figuraccia sul terremoto

Valeria Di Corrado
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Alla solerte solidarietà degli italiani verso i terremotati del centro Italia ha corrisposto la lenta reazione del governatore Nicola Zingaretti. Le donazioni fatte più di 5 anni fa, nel Lazio non hanno ancora prodotto nulla di concreto in termini di ricostruzione. Tra le 4 regioni del cratere, infatti, è l’unica in cui non è stato portato a conclusione alcun progetto finanziato con gli «sms solidali». Nel frattempo, molti cantieri di edifici crollati sono fermi perché le imprese danno la precedenza ai lavori di efficientamento energetico, pagati subito grazie agli incentivi stanziati dal Governo con i superbonus al 110%. Così, paradossalmente, per realizzare il «cappotto termico» a un immobile non danneggiato dal sisma, non si ricostruisce la casa inagibile di un terremotato che vive ancora nei prefabbricati.

Le donazioni raccolte subito dopo il sisma del 2016, tramite il numero telefonico 45500 sul conto corrente bancario attivato dalla Protezione civile, ammontano a 34,1 milioni di euro e sono gestite dai presidenti delle singole Regioni, in qualità di vice-commissari alla ricostruzione. Questi ultimi rendono conto dell’attuazione degli interventi previsti al commissario straordinario Giovanni Legnini e al Comitato dei garanti. «Le opere programmate nelle quattro regioni sono 119 e spaziano in vari ambiti della ricostruzione: di queste 93 sono state ultimate (nessuna, appunto, nel Lazio), 8 sono in fase di esecuzione, 16 sono in fase di gara per la progettazione o l’esecuzione, una è attualmente ferma e una è stata revocata». È quanto emerge dall’ultimo rapporto sulla ricostruzione in Italia centrale, che fotografa la situazione fino a giugno 2021. «I dati ci indicano che gran parte della ricostruzione deve ancora essere realizzata, che solo una parte dei cittadini è riuscita a rientrare nelle case ricostruite o sta per conseguire tale obiettivo, e che le condizioni di sofferenza persistono, insieme alla storica opportunità di una ricostruzione sicura e sostenibile», spiega nel rapporto il commissario straordinario Legnini.

In particolare, «gli interventi finanziati nel Lazio dai fondi degli sms solidali sono 4, di cui 3 relativi all’edilizia scolastica e uno per la realizzazione di una rete Wifi, per un totale di 4,8 milioni di euro assegnati». Per la scuola media ed elementare di Poggio Bustone - si legge nel rapporto - è in corso di approvazione il progetto esecutivo, per la scuola dell’infanzia villaggio Santa Maria a Rivodutri è in corso la progettazione definitiva, mentre per la scuola di Collevecchio sono in corso i lavori. Il progetto della rete Wifi è stato realizzato solo in 10 Comuni (Accumoli, Amatrice, Borgo Velino, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Rivodutri); mentre è in corso di ultimazione a Cantalice e Posta, da avviare a Rieti.

Nelle Marche, invece, le opere finanziate con gli sms solidali sono 106, per un importo di circa 21,4 milioni di euro, e quelle ultimate sono 89. Restano in progettazione 6 interventi, 7 sono attualmente in esecuzione e 4 sono in fase di gara. In Abruzzo erano previsti 5 interventi, per un totale di 3,5 milioni: per tre di questi si è in attesa di autorizzazione o dell’avvio della progettazione, per il Liceo scientifico aeronautico D’Annunzio a Corropoli si sta realizzando il progetto definitivo, mentre il Centro di Comunità a Capitignano è stato terminato. In Umbria, infine, con 4,8 milioni di euro a disposizione, era prevista la realizzazione di 3 interventi: il primo, già concluso, ha fornito alle scuole primarie dei territori della Valnerina aule interamente digitali e cablate nell’ottica di implementare la rete informatica del territorio. Il secondo punta a realizzare una rete di centri con finalità di Protezione civile nei comuni che non hanno strutture simili (Norcia, Vallo di Nera, Monteleone di Spoleto, Preci e Cascia). Il terzo intervento, già portato a termine, ha riguardato il restauro di beni culturali e la loro restituzione ai rispettivi comuni.

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