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Di Maio plaude a Berlusconi sul Reddito: ora lo spieghi a Salvini e Meloni. E sul Quirinale...

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La clamorosa apertura di Silvio Berlusconi al Reddito di cittadinanza, bandiera grillina che ha fatto registrare abusi che però "sono davvero poca cosa rispetto alle situazioni di povertà" che "è andato finalmente a contrastare", lanciata in un'intervista a Il Tempo provoca la reazione, ovviamente positiva, di Luigi Di Maio

 

"Siamo contenti che anche Berlusconi sia d’accordo con noi sul tema del reddito di cittadinanza, gli chiedo a questo punto, visto che condivide l’importanza di questo strumento di dignità, di spiegarlo anche ai suoi alleati in particolare a Salvini e Meloni così che possano finalmente raggiungere una posizione unitaria nel centrodestra su questo argomento".

 

Il ministro degli Esteri è intervenuto sull'argomento a margine dell’Italian Sports Day all’Expo di Dubai, commentando la svolta del leader di Forza Italia sulla misura voluta dal M5S. Sullo sfondo la partita per l'elezione del presidente della Repubblica a marzo. Quello del Cav è un modo per avvicinarsi al Movimento in vista della corsa al Quirinale, gli chiedono i cronisti. "Lo prendo solo come un grande endorsement a uno strumento che sta dando dignità a milioni di persone e che ci ha salvato da disordini sociali durante la pandemia", ha risposto Di Maio. 

 

Berlusconi oggi ha incontrato in videoconferenza il coordinatore nazionale Antonio Tajani e i capigruppo al Senato Annamaria Bernini e alla Camera Paolo Barelli, per fare il punto sulla Legge di Bilancio e le altre prossime scadenze parlamentari. Nel corso dell’incontro ha ribadito la centralità del sostegno all’impresa per la creazione di nuovi posti di lavoro, anche attraverso strumenti come il taglio del cuneo fiscale, al quale vanno destinate risorse adeguate in ogni settore. Creare lavoro attraverso la crescita - ha spiegato Berlusconi - è la strada principale per affrontare in maniera strutturale il tema della povertà che affligge molte famiglie italiane, soprattutto ma non soltanto nel Mezzogiorno. Di fronte a quest’emergenza Forza Italia "ha sempre sostenuto la necessità di forme di integrazione al reddito di chi - non per sua colpa - non può lavorare: penso agli anziani, a tanti disabili, alle casalinghe, ai giovani in attesa di occupazione o costretti a lavori poco retribuiti. L’avevamo chiamato nel 2018 'Reddito di dignità', sul modello dell’imposta negativa sul reddito del grande economista liberale, premio Nobel Milton Friedman. Non diciamo nulla di nuovo ribadendo il fatto che gli abusi, da combattere con la massima severità, non cancellano la necessità di una forma di sostegno al reddito che responsabilizzi e incentivi - per chi può - la ricerca di un’occupazione. Perché questa non rimanga solo una petizione di principio, però, è necessario creare nuovi posti di lavoro, attraverso un uso dinamico della leva fiscale. Le risorse del PNRR devono essere utilizzate pensando a questa esigenza".

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