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L'Aria Che Tira, Carlo Calenda smonta il centro di Renzi e la Leopolda: "Chissenefrega"

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Federica Pascale
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“Del centro di Renzi non me ne frega nulla. Non faccio politica in questo modo. È uno che dice A e fa B. Non me ne importa niente.” L’ex candidato sindaco di Roma Carlo Calenda si sfoga durante la puntata del 22 novembre de L’Aria che Tira di Myrta Merlino.

Renzi faccia quello che gli pare. Vada in Arabia Saudita. Noi facciamo un lavoro diverso, facciamo quello che abbiamo fatto a Roma” dice Calenda, e denuncia aspramente i balletti della politica, che dice di guardare da esterno. “È la ragione per cui la gente non va a votare, a me questa cosa fa orrore. Se avessi dovuto fare un calcolo politico sarei rimasto nel Pd, quando hanno fatto l’alleanza con i 5 Stelle e avrei fatto il Ministro e poi il candidato sindaco di Roma. Non voglio, non mi interessa.” 

E di nuovo, il mantra di questo intervento televisivo: “Di Renzi non me ne frega niente! Chiedetemi un’altra cosa. Mi sono rotto le palle!”. “Non farò politica con Renzi perché questo modo di fare politica mi fa orrore” dichiara infuriato, e non appena si accenna alla Leopolda, scatta subito: “Ma chi se ne frega della Leopolda! È un gruppo di persone che si incontrano una volta l’anno dicendo che sono i più bravi, i più fighi, i più simpatici. Se la suonano e se la cantano. È un gruppo di persone che parla solo di quello che dice il loro leader. Ma chi se ne frega di quello che dice il loro leader, ma parliamo di quello che va fatto per l’Italia.”

E non finisce qui. Calenda fa notare che Renzi in questo momento si trova a Dubai “a fare una conferenza pagata” e che quindi non soltanto non sta seguendo la diretta ma anche che, a suo dire, “non gliene può fregar di meno di ascoltare” visto che gode di uno “spazio mediatico spropositato” e che “va a guadagnare dei soldi mentre è pagato dagli italiani” continuando ad avere alle spalle un gruppo di parlamentari che, sempre a suo dire, si farebbero andar bene qualsiasi alleanza. “Questa roba qua non è politica”, conclude.

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