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Anche i sindacati mollano Mario Draghi: rinvia e non risolve i problemi, pronto lo sciopero

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L’operato di Mario Draghi scontenta anche i sindacati. Maurizio Landini, numero uno della Cgil, è stato intervistato da Sky Tg 24 Economia e ha puntato il dito sul premier: “Lo sciopero è uno strumento per ottenere risultati. Il nostro obiettivo sono i risultati. Adesso abbiamo deciso di fare una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro, e delle manifestazioni regionali. Se nel mese di novembre non ci sarà un confronto, non arriveranno risposte, non escludiamo nulla”.

 

 

Il monito sulla possibile agitazione in caso di mancata intesa con l’esecutivo è stata ribadita anche in un’intervista a La Stampa dallo stesso Landini: “Prima di tutto ci importa il tema del fisco. Come vengono spesi gli 8 miliardi previsti per ridurre le tasse, che non devono essere dispersi in mille rivoli. Noi pensiamo che vadano usati tutti per aumentare il netto in busta paga per lavoratori dipendenti e pensionati. Si può ragionare sulle forme, ma è lì che bisogna mandare un segnale, al mondo del lavoro, altro che taglio dell’Irap. Dal 2015 al 2021, sommando tutti gli incentivi dati al sistema delle imprese, si arriva a un totale di 170 miliardi. Ora tocca a salarie pensioni. Draghi - accusa il sindacalista - rinvia e non risolve i problemi, non abbiamo avuto risposte sui punti critici segnalati”.

 

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