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Di Maio e la bugia sulla pizza ("una al mese") con Giorgetti. Così l'abbiamo smascherato

Il ministro degli Esteri: "Nessun mistero, solo una sospensione della dieta che faccio una volta al mese". E invece, sei giorni fa...

Carlantonio Solimene
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Che Luigi Di Maio non sia un campione di sincerità è assodato. D'altronde, per rendersene conto basta leggere la sua autobiografia, in cui si spertica in lodi per Giuseppe Conte quando è noto come i rapporti tra i due non siano improntati esattamente alla reciproca stima.

Che in politica si dicano bugie non è una sorpresa. Ma, per lo meno, sulle piccole cose innocenti si dovrebbe essere sinceri. Invece Di Maio casca anche sulle sciocchezze. Rispondendo a chi gli chiedeva conto della pizza consumata ieri sera, martedì 2 novembre, insieme al vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti, il ministro degli Esteri dice: «La foto in pizzeria con Giorgetti? Io sono a dieta da circa 6 mesi, una volta al mese la sto violando andando a mangiare una pizza con Giorgetti, non è la prima volta, ieri sera poi è venuta fuori la foto, siamo due ministri dello stesso governo che hanno bisogno di coordinarsi».  «Io non considero Salvini affidabile poi siamo tutti nello stesso governo con la Lega, quindi lavoro con gli altri ministri, come Giorgetti - ha aggiunto -. Ieri abbiamo solo parlato di quanto era buona la pizza».

Quindi quello di Di Maio sarebbe uno strappo alla regola, una piccola evasione dalla dieta una volta al mese. Ebbene, non è proprio così. Perché chi scrive ha avuto modo di vedere il ministro degli Esteri appena sei giorni prima, mercoledì 27 ottobre, in un'altra pizzeria. Non si trattava di "Da Michele", come nel caso della cena con Giorgetti, ma di "Salvatore Di Matteo Gourmet", altra catena di pizza napoletana a due passi da piazza Cavour. Con il ministro c'era anche il fedelissimo Alfonso Bonafede a consumare l'ottima pizza del locale, mentre gli uomini della scorta aspettavano diligentemente fuori (avrà portato loro uno spicchio uscendo?).

Particolare curioso, nello stesso posto e alla stessa ora c'erano anche due ex grillini di un certo rilievo: il senatore Mario Michele Giarrusso (quello del gesto delle manette ai colleghi del Pd) e l'ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta, che parlavano fitto fitto. Semplice coincidenza o "congresso" per riunire le varie anime del grillismo davanti a una buona margherita? Ah, saperlo...

Intanto, va sottolineato che se Di Maio fa le leggi come fa le diete, beh, non c'è da stare tranquilli...

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