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Forza Italia, scoppia il caso Gelmini. La replica di Mulè: "Profondo disagio, parole irreali e bugie"

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Paolo Barelli, indicato da Silvio Berlusconi, è stato eletto per acclamazione capogruppo della Camera di Forza Italia. Tale scelta ha lasciato di stucco Maria Gelmini la ministra per gli Affari regionali, che si è sfogata nel corso della riunione del gruppo azzurro alla camera: “Non possiamo nasconderci che c’è una delegazione di governo con tre persone che sono state da sei mesi tolte dai tavoli col presidente Berlusconi, con i capigruppo e questo non lo trovo giusto. Noi ministri - lamenta Gelmini - non ci siamo perché rappresentati come qualcosa di estraneo. In Forza Italia ci sono sempre stati falchi e colombe, questo francamente non è periodo di falchi, se non vogliamo che Forza Italia si riduca in un cortile per dieci eletti, ma vogliamo tornare ad avere i voti, la linea politica è quella di Mara Carfagna non di altri”. 

 

 

“Lo dico - ha proseguito la Gelmini - con dolore profondo e con l'onestà che devo avere, Berlusconi non ha potuto essere presente, per ragioni che conosciamo, e vivere in prima persona la stagione politica, che invece si è sentito raccontare dal chiuso di palazzo Grazioli. Berlusconi ha avuto una parte della verità, non ha avuto una rappresentazione onesta e trasparente di quello che stava succedendo, gli è stato raccontato che noi al governo siamo draghiani e non berlusconiani, gli è stato detto che ci saremmo venduti. Proprio perché amiamo questo partito, o reagiamo adesso o mai più”.

 

 

Nella puntata del 20 ottobre di Tagadà, programma di La7 condotto da Tiziana Panella, è arrivata la secca replica del sottosegretario alla difesa Giorgio Mulè: “Al profondo disagio della Gelmini rispondo con il profondo disagio nell’aver ascoltato quelle parole, che sono irreali, ingenerose e non veritiere. Ieri mattina abbiamo avuto una riunione con ministri, sottosegretari, coordinatori e dirigenti del partito prima della cabina di regia per fare il punto sulle istanze da presentare al presidente del Consiglio. Non è vero, è falso quello che dice. Mi dà molto fastidio. Non chiamo testimoni a dare patenti di verità a quello che dico. Se c’è un difetto di Berlusconi è che risponde a tutti e parla con tutti in qualsiasi momento del giorno e della notte. È uno scenario irreale. La Gelmini - ha sottolineato molto infastidito - ha tradito una crisi di nervi vera, era chiaro che il candidato della ministra Gelmini a capogruppo al Camera non è quello designato da Berlusconi, le è scappata la frizione, in una maniera che non le fa onore per la storia che ha e per il ruolo che ricopre. Se sei il capo delegazione di Forza Italia non puoi dire che non c’è cinghia di trasmissione con il presidente, perché non è vero”.

 

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