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“Lamorgese a casa”. La mozione di sfiducia e lo sfottò di Giorgia Meloni sulla forza ondulatoria

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Scontro aperto tra Giorgia Meloni e Luciana Lamorgese. La leader di Fratelli d’Italia, con un post su Facebook, ha rilanciato il sito www.sfiduciamolamorgese.it, volto a raccogliere le firme per arrivare all’addio della ministra dell’Interno dalla squadra del governo di Mario Draghi. La Meloni ha punzecchiato la Lamorgese usando le parole dell'informativa del ministro alla Camera, diventate virali sui social - con tanto di hashtag in tendenza su Twitter - per la spiegazione che la responsabile del Viminale ha fornito in relazione alla presenza di un agente di polizia nei pressi di una camionetta assaltata: “Verifichiamo - ha scritto la numero uno di FdI sui social - la forza ondulatoria di quanti vorrebbero Lamorgese a casa: firma qui per sostenere la nostra mozione di sfiducia”.

 

 

La Lamorgese ha fatto discutere tutti per queste parole sulla manifestazione del 9 ottobre a Roma: “È stata anche adombrata l’ipotesi della possibile presenza in piazza di agenti di polizia infiltrati tra i manifestanti. Sento di dovere escludere anche in questo inquietante retroscena. Nel dispositivo era prevista, come è normale, la presenza di agenti in borghese appartenente alla Digos. Con compiti di osservazione e monitoraggio e anche di mediazione con i manifestanti agli stessi compiti era detto anche l’operatore di polizia che in abiti civili compare in alcune immagini diffuse dei social presente all’azione di alcuni esagitati che intendevano provocare il ribaltamento di un furgone della polizia. In realtà - le parole che hanno strappato un sorriso a molti - quello operatore stava verificando anche la forza ondulatoria scaricata sul mezzo e che non riuscisse ad essere effettivamente concluso”.

 

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