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Circa 5 milioni di elettori alle urne per scegliere il sindaco in 65 comuni. Fari puntati su Roma, Torino e Trieste

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Circa 5 milioni di elettori oggi e domani sono chiamati ancora una volta alle urne per il secondo turno delle elezioni amministrative. Dopo i risultati di 3 e 4 ottobre, quando si è tenuto il primo turno, resta ancora da decidere il futuro di 65 comuni in Italia, dove gli elettori dovranno scegliere i sindaci delle loro città nella sfida a due dei ballottaggi. Gli elettori al seggio troveranno una scheda con i nomi di due soli candidati e i contrassegni delle liste collegate. Tutto è pronto: si voterà oggi, dalle ore 7 alle ore 23, e domani, dalle ore 7 alle ore 15, in dieci capoluoghi: Roma, Torino, Trieste, Varese, Savona, Latina, Benevento, Caserta, Isernia e Cosenza. A Roma nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta al primo turno. Nella Capitale, quindi, adesso si sfideranno il candidato del centrodestra Enrico Michetti e il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri. Al primo turno Michetti ha ottenuto il 30,14% delle preferenze contro il 27,03% di Gualtieri.

 

 

Corsa a due per la fascia tricolore anche a Torino, dove restano in campo Stefano Lo Russo per il centrosinistra e Paolo Damilano per il centrodestra. Nel capoluogo piemontese al primo turno Lo Russo aveva raggiunto il 43,86% dei voti mentre Damilano il 38,90%. Trieste dovrà scegliere tra Roberto Dipiazza (centrodestra) e Francesco Russo (centrosinistra). Dipiazza, sindaco uscente, alle consultazioni di 3 e 4 ottobre ha raggiunto il 46,89% delle preferenze mentre Russo ha ottenuto il 31,67%. Nel primo turno M5S ha perso i tre sindaci nei comuni capoluogo dove vinse nel 2016: Roma, Torino e Carbonia. Il centrosinistra, nelle sue diverse articolazioni, ha strappato a M5s Carbonia, con Pietro Morittu, e ha confermato i comuni di Milano (Beppe Sala), Rimini (Jamil Sadegholvaad), Salerno (Vincenzo Napoli), Napoli (Gaetano Manfredi), Bologna (Matteo Lepore) e Ravenna (Michele De Pascale). In questi ultimi tre comuni centrosinistra e M5s hanno corso da alleati. Il centrodestra ha finora confermato i sindaci di Pordenone (Alessandro Ciriani), Novara (Alessandro Canelli) e Grosseto (Antonfrancesco Vivarelli).

 

 

I ballottaggi sono tra centrodestra e centrosinistra, eccetto Benevento dove il centrista Clemente Mastella (che non ha neppure quest’anno l’appoggio di Lega e FdI) corre al ballottaggio contro Perifano (centrosinistra). Al primo turno si era recato alle urne, complessivamente, poco meno del 55% degli aventi diritto in tutti i comuni al voto in Italia. A Roma, Torino e Trieste, in particolare, l’affluenza non raggiungeva il 50%.

 

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