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Frattura nel Pd, scatta la ribellione e l'ultimatum per Letta: così ci prendiamo il partito

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“Fanno sempre lo stesso errore, non riescono a comprendere quanto siamo decisivi noi sindaci”. È subito un fiume in piena Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari, nei confronti del segretario del Partito Democratico Enrico Letta: “O la musica cambia o faremo nascere un nostro partito dentro il Pd”. Il primo cittadino del capoluogo della Puglia è fermo e deciso nelle sue parole a Repubblica: “Dopo il presidente della Repubblica, i sindaci sono le figure istituzionali in cui i cittadini hanno più fiducia. Rappresentano l'ossatura del Paese. Ma il Pd non li valorizza, se ne ricorda solo a ridosso delle comunali, che il centrosinistra di solito vince, per poi soccombere alle elezioni generali. Negli ultimi 20 anni, le politiche le abbiamo sempre perse, abbiamo governato con i voti degli altri. Lo sbaglio è pensare che il successo di 10 giorni fa dipenda da strategie nazionali replicabili tout court. Quando si vota per il sindaco ciò che viene premiato, nel caso di conferma degli uscenti, è la buona amministrazione. Sono i sindaci che vincono le elezioni”.

 

 

La lotta di potere interna ai dem è partita: “I comuni sono una miniera di classe dirigente, che troppo spesso i partiti trascurano. Oggi Letta ha l'opportunità di riconoscere e mettere in luce il lavoro dei sindaci. Non ci basta più essere solo ascoltati, vogliamo entrare nei luoghi dove si prendono le decisioni, essere utilizzati per fare proposte al Paese. Invece nel Pd continuano a comandare le correnti che da quando c'è Letta sono persino aumentate. Se non lo farà rischiamo che nasca il partito dei sindaci dentro il Partito democratico. E se i sindaci si coalizzano, per la forza e il gradimento che hanno, lo governano loro il Pd . Andate in qualsiasi media città o piccolo Comune e chiedete il nome del parlamentare del territorio. Non lo conosce nessuno. Mentre quello del sindaco sì, sanno pure dove abita e se non lo trovano in municipio gli vanno addirittura a citofonare a casa”.

 

 

L’ultimatum di Decaro è di quelli importanti: “I sindaci collaboreranno con Letta, ma se ancora una volta si finisse a parlare di noi solo quando si vincono le amministrative senza che il nostro lavoro venga valorizzato, quando sarà il momento ci metteremo insieme e ci faremo valere. Al congresso, se continuerà questo andazzo, il partito dei sindaci ci sarà. Poi chi si candiderà segretario non è detto che sarà un sindaco”. 

 

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