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Discoteche, Matteo Salvini spara a zero su Dario Franceschini "il genio": incompetente

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Ha fatto discutere l’intemerata del ministro della Cultura, Dario Franceschini, contro le discoteche. “Le discoteche non sono musei. Un conto è passeggiare in modo ordinato nei luoghi di cultura, un altro è ballare. Le discoteche richiedono movimenti” le parole dell’esponente del Partito Democratico, che con queste dichiarazioni ha mandato su tutte le furie Matteo Salvini. “Franceschini il genio. Quindi col Green Pass si può fare tutto, e anche senza si può accalcarsi in metropolitana o in autobus, ma le discoteche e i locali per i giovani devono stare ancora chiusi??? Lo spiega il genio del PD ai 200.000 lavoratori e ai 3.000 imprenditori senza lavoro e stipendio da mesi? Meglio i Rave Party abusivi? Meglio il caos? Incompetente” ha scritto su Facebook il leader della Lega.

 

 

L’intento di Franceschini è chiaro, spingere per l’aumento della capienza dei cinema e dei teatri, ma l’attacco al settore delle discoteche ha fatto storcere il naso a molti. Intanto oggi lo stesso ministro ha risposto, durante il question time alla Camera, a una interrogazione sulle iniziative volte al superamento dei limiti di capienza posti per l'accesso a cinema, teatri e spettacoli dal vivo: “Il settore della cultura in questi mesi ha accettato le rigide regole che l'emergenza ha imposto, dalla chiusura alle limitazioni delle capienze. Ora è davvero il momento di fare un passo avanti. A giorni il Cts dovrà esprimersi perché nella norma dell'ultimo dl abbiamo previsto che entro il 30 settembre ci sia un parere del Comitato. Io - ha annunciato Franceschini - domani avrò una audizione con il Cts in cui cercherò di spiegare le buone ragioni che a mio avviso consentono di fare un passo avanti. Naturalmente poi la decisione sarà su base scientifica come si è sempre fatto in questi mesi tenendo conto dei dati epidemiologici. La mia posizione è nota: alla luce delle regole che hanno tolto molte misure in altri settori che prevedono la presenza di persone molto vicine nelle normali attività, credo che in presenza di mascherine, green pass e controlli ci siano le condizioni per superare i limiti di capienza sia all'aperto che al chiuso. Le modalità e le condizioni di questo allargamento - ha concluso il ministro - saranno oggetto ovviamente di una decisione collegiale del governo”.

 

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