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Terza dose per tutti, la profezia di Sileri sul vaccino

Giorgia Peretti
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Terza dose, green pass e vaccino per gli under 12 anni. Questi i temi su cui interviene Pierpaolo Sileri nella puntata di martedì 21 settembre a “L’Aria che tira”. Il sottosegretario alla salute è ospite di Myrta Merlino, nel programma di approfondimento mattutino di La7. Dopo il via libera per la terza somministrazione del vaccino anti-Covid per i fragili e gli anziani, ci si chiede quando sarà il momento per gli altri cittadini. “Quando non si sa  – risponde Sileri - O meglio i primi studi che oggi abbiamo ci dicono che l'immunità cala in un determinato tipo di pazienti e li stiamo proteggendo con la terza dose. Verosimilmente accadrà anche per noi altri ma quando dipenderà dalla scienza. La scienza ci dirà se ad 1 anno, a 6 mesi, a 8 mesi, a 10 mesi. È evidente che il personale sanitario dovrà farlo per primo così come gli over 80 dovranno farlo per primi, piano piano diciamo le categorie continueranno a scendere”.

 

 

 

 

 

Poi prosegue commentando le dichiarazioni del consulente per l’emergenza, Guido Rasi, che ha fatto sapere la propria posizione su tamponi e certificato verde: “Toglierei il tampone dal green pass e lo lascerei solo per chi è vaccinato e chi ha superato la malattia”. Il sottosegretario Sileri si dice d’accordo ma “politicamente e socialmente va data un'opzione”. “È chiaro che da medico io la penso come Guido Rasi - continua - puoi fare il tampone adesso e tra 6 ore quel tampone magari è positivo, anche la tecnica del tampone può essere imperfetta e magari hai dei test che sono imperfetti. È pur vero che devi dare un'opzione e nella medicina devi ridurre le chance, non puoi portarle a zero. Il green pass come è stato impostato da noi e da altri Paesi consente esattamente questo con flessibilità, andando incontro a chi non lo vuole fare o non può farlo”. Il tampone esteso alle 72 ore, secondo Andrea Crisanti è “un grave rischio”, il sottosegretario fa sapere: “Siamo però in linea con ciò che ha detto anche l’Europa, cioè le 72 ore se io voglio andare oggi negli Stati Uniti, il tampone devi sempre fartelo a 72 ore”. Infine, sull’ipotesi di un vaccino per gli under 12: “Se arriverà il vaccino per i miei figli lo farò, come l’ho fatto fare a mia moglie che allatta. Dobbiamo affidarci alla scienza, se il vaccino esiste sotto i 12 anni ed è sicuro ed efficace va fatto. È vero che abbiamo avuto relativamente pochi contagi diciamo, poco meno di 1 milione di contagi sotto i 19 anni poi però ci sono stati anche 33 decessi”.

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