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Non arrivano al 2023, la sentenza di Renzi sul M5s spiazza tutti

Giorgia Peretti
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Matteo Renzi è ospite di Myrta Merlino nella puntata di mercoledì 8 settembre de “L’aria che tira”. Il talk show mattutino di La7, accoglie il leader di Italia Viva per un’intervista a tutto campo sui temi del green pass, del reddito di cittadinanza, finendo con la corsa al Quirinale.

La conduttrice apre con un siparietto: consegna cartellini e fischietto da arbitro in memoria del passato di Matteo Renzi da giudice di gara nel rettangolo verde. Letta vuole espellere Salvini dal governo, Renzi risponde così: “La posizione di Salvini e della Meloni contro il green pass e anche di una parte della sinistra, di qualche filosofo, di qualche sindacalista per me è una posizione assurda cioè il passo ci sta riportando a vivere. La posizione di Salvini è folle, che Letta lo vuole fuori dal governo lo dice da un mese”. Per Renzi quest’ipotesi non è reale perché “Salvini non uscirà mai dal governo, lui per primo ha paura ad uscire. Tutti all'inizio avevano un po’ la faccia così corrucciata ma adesso si stanno accorgendo che con Draghi le cose vanno meglio e quindi Salvini come Letta preferisce essere a favore di Draghi e meno male”.

Poi sul reddito di cittadinanza, misura al centro del dibattito politico, dopo il lancio del referendum abrogativo promosso dallo stesso Renzi, dice: “Io faccio il rompiscatole in politica, il concetto qual è? Tutti sanno che è una cosa sbagliata perché non troverà uno in Italia a parte Di Maio che pensa che i navigator funzionino cioè non è nemmeno Di Maio, ora, forse Conte ma nemmeno a lui. Il fatto di aver aperto il dibattito da parte mia ha portato una cosa, ovvero che Draghi cambierà il reddito.

 

 

 

 

 

 

 

Sulla corsa al Quirinale, la conduttrice lo provoca con previsioni retrosceniste: “Salvini e Meloni hanno un interesse comune a mandare Draghi al Quirinale?”. Renzi appare sostenuto ma poi non lo esclude: “Potrebbe essere, non lo so mi sembra molto prematuro. Oggi è l'8 settembre mancano ancora 5 mesi alla fine, è molto complicato, ci sono sempre sorprese. Però Draghi è adatto o no a fare il presidente della Repubblica? Secondo me sarebbe un bravissimo presidente della Repubblica come è stato un bravissimo presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.

Infine conclude con una cannonata diretta all’ex presidente del Consiglio, ora leader del Movimento Cinque Stelle: “I cinquestelle non arriveranno al 2023, esplodono prima. C'è la notte di San Lorenzo delle stelle cadenti. Dal punto di vista vero, fisico, reale è il 10 agosto. Ma dal punto di vista politico sarà il 2022 perché se Conte davvero avesse avuto la forza che racconta di avere, e basta vedere i sondaggi, si sarebbe candidato a Primavalle invece sono scappati da quel seggio”.

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