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La Raggi smania sulle Olimpiadi. Ma non spiega perché non le ha volute a Roma: twitta e basta

Francesco Storace
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Fa davvero rabbia vedere la finta felicità di Virginia Raggi sulle Olimpiadi di Tokyo. Ad ogni medaglia arriva il suo cinguettio su Twitter, il suo post su Facebook, ma non risponde alla domanda di tutti: se lo sport olimpico la rende così felice, perché ha sabotato in tutti i modi il possibile svolgimento dei Giochi a Roma?

 

“Mai tutte queste medaglie vinte dall'Italia in una edizione dei Giochi Olimpici! Un grande risultato dello sport italiano, frutto del sacrificio e della determinazione dei nostri atleti. Lo sport è il simbolo della ripartenza dopo la pandemia. Siamo orgogliosi dei nostri azzurri!”. Tutte queste maiuscole se le poteva francamente risparmiare, perché si tratta di appropriazione indebita di meriti altrui.

 

Tutti possono esultare per i nostri campioni che si fanno onore a Tokyo, ma non la sindaca di Roma, che ha spacciato le Olimpiadi come fonte di corruzione alla quale lei non sapeva porre rimedio.

Lo avevamo già scritto nei giorni scorsi, ma lei insiste. Evidentemente è l’ennesimo espediente per imbrogliare l’elettorato alla vigilia delle elezioni. Come se lei possa assumere le sembianze di un’appassionata di sport: no, ha semplicemente messo le mani sull’ennesima speculazione su vittoria sudate e meritate dei nostri atleti ai quali non ha saputo offrire una pedana per disputare le gare nelle quali eccellono agli occhi del mondo.

 

La smetta, la Raggi, di turlupinare i cittadini. I suoi tweet sono davvero insinceri e tutti lo comprendono.

Ma deve risparmiare a Roma e ai romani la brutta figura di dover constatare quanta capacità di bugia alberghi ancora in Campidoglio.
Avremmo potuto assistere ai giochi da vicino, festeggiare gli atleti non solo all’aeroporto di Fiumicino, e invece ci tocca applaudirli dal continente asiatico. In compenso abbiamo una sindaca che twitta. Ma che te twitti….

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