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Euro 2020, Italia in ginocchio con il Belgio ma alla Boldrini ancora non va bene

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A Laura Boldrini non basta mai. La nazionale italiana impegnata agli Europei di calcio potrebbe inginocchiarsi prima dei quarti di finale contro il Belgio, venerdì 2 luglio a Monaco di Baviera. Una giravolta clamorosa dopo la scelta di non aderire alla protesta tanto cara alla sinistra - che vorrebbe imporla a chiunque per motivi più ideologici che altro - prima degli ottavi vittoriosi con l'Austria. Ma per la deputata del Pd non è sufficiente. Perché?

 

"Inginocchiarsi ha senso quando questa decisione si basa su principi e su valori. Motivo per cui io e altre colleghe e colleghi ci inginocchiamo in Aula in occasione dell'uccisione di George Floyd”, dice all’Adnkronos la deputata del Pd Laura Boldrini commentando la scelta della nazionale italiana di inginocchiarsi in adesione alla campagna Black Lives Matter se il Belgio, avversario degli azzurri, dovesse farlo (cosa che ha sempre fatto per tutti gli Europei, e quindi scontata). 

 

“Se c’è una convinzione - prosegue l'ex presidente della Camera - allora i simboli sono importanti. Senza convinzione, non si capisce il senso. Dare all’altra squadra la facoltà di scegliere cosa fare mi pare una scelta a ribasso. Questo scegliere di non scegliere è un modo di non cogliere l'importanza del gesto. Sarebbe utile, specialmente per i giovani, se la squadra dicesse convintamente ‘no’ al razzismo. Negli stadi c’è un serio problema di razzismo. Se non si coglie questa occasione, non ci si può meravigliare di quello che accade sugli spalti", conclude la Boldrini.

 

Insomma, la scelta della nazionale, rivelata da Repubblica, è curiosa: non ci inginocchiamo contro il razzismo ma per rispetto degli avversari che lo fanno. E la sinistra non si lascia scappare l'occasione. 

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