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Beppe Grillo mette a posto Conte: "Non sono un cog...ne!" Guerra M5s, la mossa per fregare Giuseppi

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Beppe Grillo si riprende il Movimento 5 stelle, o almeno ci prova: "Sono il garante, non un cogl...ne" dice all'assemblea dei deputati M5s alla Camera sullo sfondo del braccio di ferro con Giuseppe Conte sul nuovo statuto. Si parla di "diarchia", con il co-fondatore del movimento con Gianroberto Casaleggio pronto a fare un passo indietro sul secondo mandato pur di non mollare la sua creatura all'avvocato del popolo. 

 

Durante la riunione con i deputati M5S (alle 18.30 è la volta dei senatori) Grillo ha spiegato alcuni passaggi del nuovo corso affidato a Giuseppe Conte, soprattutto relativi allo Statuto che l’ex premier si è incaricato di redigere dopo aver accettato di guidare il Movimento. Ma Grillo - questo è il senso, viene spiegato da chi è presente all’assemblea - avrebbe anche puntualizzato che è più Conte ad aver bisogno di lui, che il contrario.

 

Sulle regole del Movomento, che secondo le indiscrezioni vedono quasi cancellato il ruolo politico del garante, "siamo quasi a tre quarti del nuovo statuto. Quindi non è ancora del tutto chiuso", ha detto quantificando in "3-4-5 giorni ancora" il tempo necessario per presentare "con Conte il nuovo Statuto".

La situazione è a sui modo drammatica e Grillo ha attinto al repertorio di comico per provare a convincere i deputati. Non ha negato le tensioni ma sembra determinato a chiudere la partita. 

 

Tra le novità su cui si discute anche quelle di "forma", con il logo del Movimento cinque Stelle in cui spunterà la prospettiva "2050" (gli obiettivi sembrano avere orizzonti più a corto raggio, viene da pensare) proposta da Grillo.

Ma le cose che contano in questa fase sono altre. Grillo ribadisce di essere favorevole al tetto dei due mandati per gli eletti del M5S. Ma sul punto voteranno gli iscritti, ha detto il comico. Punto derimente per quanti rischiano il posto dopo due legislature di M5s in Parlamento. 

Non è un "o me o Conte". Ma l'ex premier "deve assimilare le nostre cose. Gli ho detto: ’tu non sei un visionario. Io sono un visionario'. È un uomo di cultura, un curioso" ha detto Grillo. "Io sono il garante, non sono un co...one" è sbottato Grillo che si è complimentato anche con Luigi Di Maio: "Sei uno dei ministri degli Esteri più bravi della storia".

 

Ma il governo logora. Il ministro della Transizione ecologica "Cingolani se continua così è un bagno di sangue..." ha detto Grillo ai deputati riuniti a Montecitorio. 

Quanti avrà convinto? Difficile dirlo, molto dipenderà da quale parte penderà lo Statuto. "Grillo ha appena fondato una diarchia" con Conte, è il commento a caldo riportato dall’Adnkronos e che viene da fonti parlamentari pentastellate. "Beppe si riprende il Movimento come sempre", rimarcano, off the records, gli stessi parlamentari dopo l’arringa del comico genovese. Alla faccia del nuovo Conte. 

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