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Una battuta di Silvio Berlusconi terremota il centrodestra a Milano: che succede con di Montigny?

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Una battuta che manda in subbuglio il centrodestra sul candidato sindaco di Milano. “Vi siete chiesti il perché ancora non abbiamo il candidato per Milano? Avendo trovato uno che si chiama Damilano a Torino, adesso serve trovare uno che si chiami Datorino per la città di Milano. Ancora non lo abbiamo trovato, continuiamo a cercare", la frase ironica di Silvio Berlusconi intervenuto telefonicamente alla presentazione del candidato sindaco di Torino, Paolo Damilano. 

 

 

Le parole del Cav hanno scatenato le più diverse interpretazioni sulla corretta interpretazione. La versione che è maggiormente accreditata è che Berlusconi abbia preso le distanze da Oscar di Montigny, dirigente di Mediolanum sostenuto fortemente da Matteo Salvini nella corsa a sindaco di Milano. Un'altra spiegazione sul "non avere un candidato" è più semplice: il centrodestra non ha ancora formalizzato la candidatura del genero di Ennio Doris, di Montigny, e quindi ufficialmente non c'è ancora un nome. 

 

 

La terza via che viene percorsa per motivare l’intervento telefonico di Berlusconi è legata al fatto che di Montigny non ha ancora sciolto la riserva sulla candidatura, visto che la famiglia ha grandi dubbi sui benefici che possa portare una discesa in politica. Doris non ha mai visto di buon occhio associare il nome di Mediolanum alla bagarre della politica. In generale da parte del numero uno di Forza Italia c’è una sorta di freddezza nei confronti di questo nome e prima del vertice del centrodestra, fissato per giovedì, ci potrebbe essere un faccia a faccia per conoscersi meglio e magari piacersi. Resta neutrale Fratelli d’Italia, mentre Noi con l’Italia spinge per Maurizio Lupi e quindi una carta politica dopo che si è inabissata la candidatura di Albertini, che però Salvini vuole in ticket con lo stesso di Montigny, sulla scia di quanto fatto a Roma. E non viene escluso che si arrivi a tre figure di spicco unite, con una donna (è circolato il nome di Annarosa Racca) da affiancare a di Montigny e Albertini.

 

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