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Violate i nostri segreti, Locatelli s'infuria con i membri del Cts

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Sfuriata di Franco Locatelli, coordinatore del Cts, contro gli altri componenti accusati di non sapersi tenere un cecio in bocca e spifferare in interviste ai giornali e interventi tv scelte del comitato che devono restare segrete. Così lo stesso Locatelli ha fatto verbalizzare in una riunione Cts: “Prima di affrontare le questioni di merito, il Coordinatore, richiamando alcuni recenti episodi, ritiene necessario che il Comitato riesamini e ridiscuta la tematica dell’obbligo di riservatezza che incombe su ciascun suo componente, nonché del connesso obbligo di astenersi dalla comunicazione pubblica sugli argomenti esaminati dal CTS”.

 

 

 

Lo shampoo deve avere ottenuto il suo effetto, con qualche professorone tornato all'ovile con la coda fra le gambe. Nel verbale Cts si trova scritto infatti: “All’esito della discussione su tali punti, il CTS ribadisce la necessità che sui lavori e sugli atti del Comitato – ivi compresa la fissazione dell’ordine del giorno delle riunioni, nelle more dello svolgimento delle medesime – sia mantenuta, dai Componenti, la più rigorosa riservatezza e che i medesimi Componenti abbiano cura che analoga riservatezza sia garantita dai propri collaboratori, nell’eventualità che questi possano venire a conoscenza di taluni di tali atti”.

Resta un dubbio però: con chi ce l'aveva Locatelli? Il sospettato numero uno è il professore Sergio Abrignani, l'immunologo del gruppo più presente  su giornali e tv.

 

 

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