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Tentativi di suicidio, ansia e depressione. Locatelli, ecco i danni della pandemia su bambini e ragazzi

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I rischi clinici del Covid per i bambini sono minimi, se non irrilevanti. L'allarme è quello relativo ai danni psicologici. Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha riferito in audizione alle commissione riunite del Senato, Istruzione pubblica, beni culturali e Igiene e Sanità. "Nella popolazione pediatrica il rischio di andare incontro a patologia indotta da Sars-Cov-2 è contenuto per non dire irrilevante, c’è stato quindi un risparmio della popolazione pediatrica. Fortunatamente il prezzo pagato in termini di vite perse è stato molto contenuto: a mia informazione, nell’ultima valutazione, sono 19 pazienti under 18 che hanno perso la vita e c’era spesso una patologia concomitante" ha detto il professore che ha affrontato anche l’impatto della didattica digitale integrata sui processi di apprendimento e sul benessere psicofisico degli studenti.

 

"Mi sono sempre espresso su quanto sia fondamentale la didattica in presenza. Nella popolazione pediatrica il rischio di andare incontro a patologia grave da Covid è contenuto per non dire quasi irrilevante - ha rimarcato Locatelli - D’altra parte i ragazzi sono stati sovraesposti a stress psicosociale dalle restrizioni imposte dalla pandemia. In particolare una marcata interruzione della loro routine quotidiana", ha aggiunto.

 

In Italia alcuni neuropsichiatri infantili autorevoli hanno riferito "l’incremento di accesso nei Pronto soccorso di adolescenti che hanno compiuto atti suicidari, fortunatamente quasi sempre non andati a buon fine e atti di autolesionismo", ha detto ancora Locatelli in audizione alle commissione riunite del Senato.

 

Durante la pandemia i ragazzi in didattica a distanza "sono stati sovraesposti a fattori di stress e le misure di contenimento hanno determinato una marcata interruzione della routine quotidiana che ha causato isolamento". "Il disturbo post traumatico da stress è riconducibile a due tipi di manifestazione: ansia e depressione. E i sintomi da ansia, di fatto, hanno numerosi componenti: la paura di ammalarsi, di morire, di perdere il contatto con i propri amici . Nei mesi successivi alle prime restrizione, la difficoltà di intravedere una via d’uscita e l’isolamento ha determinato una modificazione del modo di giocare e la tipologia del gioco. C’è stato un incremento del tempo di utilizzo di strumenti informativi, come internet e i social media".

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