Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'aria che tira, "Meloni premier perché brava, basta guarda il sesso". Vittorio Feltri sbotta sul Medioevo della politica

Giorgia Peretti
  • a
  • a
  • a

Giorgia Meloni è al centro del dibattito di apertura de L’aria che tira. Il talk di approfondimento politico condotto da Myrta Merlino in onda su La7, nella puntata di venerdì 4 giugno dedica ampio spazio sull’incontro avvenuto nella giornata di ieri, tra il premier Mario Draghi e la leader di Fratelli d’Italia. Un incontro “cordiale e attento” definito così dalla Meloni che ha rimarcato la netta differenza rispetto ai colloqui con Giuseppe Conte che invece consistevano in mere “audizioni”. La crescita nei sondaggi di Fdl è costante e progressiva, tanto che l’ipotesi di un futuro da premier sembra pian piano avvicinarsi. Il futuro a Palazzo Chigi dopo Draghi potrebbe, dunque, concretizzarsi.

 

 

Ospite in studio Fabrizio Roncone, firma del Corriere della Sera, che commenta così: “Finché ci sarà Draghi lei è in una poltrona nel miele riuscirebbe ad arrivare al 50 per cento…”. Sul tema interviene anche il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri che sottolinea come il suo consenso sia merito del duro lavoro politico: “Evidenza assoluta il fatto che la Meloni sia una brava politica che ha aumentato gradualmente i propri consensi. È normale che essendo l’unica in opposizione tragga dei grandi vantaggi indiscutibili – sottolinea - io trovo del tutto normale che il capo dell’opposizione incontri un presidente del Consiglio che possano discutere dei problemi che angustiano l’Italia.” Poi continua: “Il fatto che la Meloni sia una donna non è assolutamente importante perché se stiamo qui ancora a guardare il sesso delle persone non la finiamo più, torneremmo al Medioevo”.

 

 

Far arrivare a Palazzo Chigi una donna non è mai accaduto e con la Meloni in testa ai sondaggi si potrebbe rompere il muro, fa notare la conduttrice. “Era ora, dovremmo essere tutti contenti e non chiederci perché cioè quando si va verso la normalità non ci si deve stupire, ci si deve stupire quando la normalità è lontana” – ribatte il direttore di Libero. Anche Alessandra Ghisleri, direttrice dell’Euromedia Research sembra confermare l’ipotesi stando ai numeri dei sondaggi: “La Meloni stando all’opposizione è avvantaggiata ma se riuscisse a convincere anche quella parte degli indecisi e degli astenuti potrebbe arrivare a superare il 40 per cento.”

 

Dai blog