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Green Pass Covid, l'affondo di Giorgia Meloni sul Governo: "Libertà sacra e inviolabile, no a discriminazioni"

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Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia bocciano il Green Pass ideato dal Governo di Mario Draghi. Per avere il passaporto sanitario legato al Covid, un documento digitale o cartaceo, ogni persona deve essere in grado di provare di essere stato vaccinato contro il Covid, oppure di aver ottenuto un risultato negativo dopo un tampone (rapido o molecolare) o infine di essere completamente guarito dopo il contagio dal Coronavirus. Grazie al Green Pass si avrebbe ad esempio il via libera a partecipare a concerti, serate in discoteca o a poter viaggiare all’estero, causando quindi delle problematiche a chi non è stato vaccinato o chi non può pagarsi un tampone per dimostrare la propria negatività.

 

 

Da qui lo sfogo su Facebook della Meloni: “All’interno dei confini nazionali, gli italiani devono rimanere liberi di frequentarsi nei posti di lavoro, nelle piazze o nei locali, rispettando le regole anticontagio se necessario, ma senza dover esibire alcun documento aggiuntivo oltre alla carta di identità. Allo Stato spetta solo il compito di stabilire protocolli sensati di sicurezza, protocolli che devono essere validi e uguali per tutti, senza alcuna discriminazione. Se qualcuno pensa di introdurre indisturbato un ‘green pass’ nazionale come requisito per partecipare alla vita sociale senza che nessuno dica nulla, si sbaglia di grosso”. “Per noi - conclude la leader di FdI - la libertà è sacra e inviolabile, un principio che non può più essere derogato”.

 

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