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Migranti, trema l'idolo della sinistra Mimmo Lucano: il pm chiede 7 anni e 11 mesi di reclusione

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Duro colpo per l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano sulla questione migranti. La requisitoria del processo Xenia, che vede imputati 27 soggetti tra cui Lucano, oggi candidato alle regionali con l'ex pm Luigi de Magistris, si è chiusa con una richiesta pesante da parte dei pm. Per Lucano il pubblico ministero Michele Permunian ha chiesto una condanna a 7 anni e 11 mesi di reclusione per i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e truffa, in relazione ai progetti di accoglienza agli immigrati nel piccolo comune della locride.

 

 

Il modello Riace divenuto simbolo di accoglienza dei migranti nel mondo è stato passato al setaccio dalla procura di Locri. Nel tribunale della città jonica, dopo un lungo dibattimento, il pm ha indicato Lucano come "dominus assoluto". Per il pm non ci sono dubbi circa la centralità del ruolo dell'ex sindaco che "sapeva di trasgredire le regole”. "Il denaro qui è arrivato in quantità ma ai migranti sono finite le briciole” le parole della requisitoria del procuratore capo Luigi d'Alessio. Il pm smentisce fin dal principio qualsiasi pressione politica sul processo: per d'Alessio non è un processo "all'ideale nobile dell'accoglienza" al contrario le accuse sono tutte rivolte alla "mala gestione che ha penalizzato proprio i migranti andando a favorire clientele con le associazioni che beneficiavano dei finanziamenti”. E la richiesta di condanna fa tremare.

 

 

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