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Lunedì si riapre l'Italia: Matteo Salvini stufo del coprifuoco per il Covid

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Matteo Salvini non è preoccupato per l’udienza sul caso Gregoretti e manda definitivamente nel dimenticatoio il coprifuoco spingendo per le riaperture. "Lunedì è in programma una riunione, siamo a metà maggio. Se si prende atto della realtà dei fatti con i dimessi, i guariti, i vaccinati, una situazione sotto controllo in tutta Italia, lunedì non si potrà che restituire diritto al lavoro e alla libertà a 60 milioni di italiani” le parole del leader della Lega subito dopo essere arrivato nell'aula bunker del carcere di Catania per l'ultimo atto dell'udienza preliminare del caso della nave Gregoretti dove è accusato di sequestro di persona. 

 

 

"Entro metà maggio abbiamo chiesto un tagliando - ribadisce Salvini - e lunedì si prenda atto del fatto che per il momento stiamo vincendo la battaglia. Occorre non abbassare la guardia, però rinviare ulteriormente aperture e continuare divieti e coprifuoco non sarebbe rispettoso nei confronti degli italiani”. Si passa poi all’argomento campagna vaccinale: "Gli italiani più fragili, gli over 70-80 sono ormai quasi tutti in sicurezza e quindi che questa sia l'estate del boom economico, dove accogliamo i turisti che pagano e non quelli che sbarcano e dove gli italiano possono finalmente tornare a vivere, amare, fare sport, in sicurezza". 

 

 

"Ogni singolo posto di lavoro va tutelato - conclude Salvini, per il quale il pm ha chiesto il non luogo a procedere per la questione migranti - Il sostegno alle aziende è la riapertura. Tutti si aspettano di tornare al lavoro, al chiuso, all'aperto, di giorno e la sera”. La data è segnata sul calendario, lunedì sarà il giorno chiave.

Salvini si è poi espresso sul fatto di giornata: "Sul processo parlerò dopo la decisione, l'unica cosa che posso dire è che mi aspetto che sia fatta giustizia con la G maiuscola". La decisione è attesa nel primo pomeriggio.

 

  

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