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Sea Watch, i pm danno ragione a Matteo Salvini: archiviare la querela di Carola Rackete, nessuna istigazione

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Buone notizie per Matteo Salvini sull’accusa di istigazione a delinquere nei confronti di Carola Rackete. Nel corso dell'udienza che si è tenuta questa mattina davanti al gip Sara Cipolla, il pm Giancarla Serafini ha ribadito la richiesta di archiviazione per la posizione del leader della Lega. La capitana della Sea Watch 3, assistita dall'avvocato Alessandro Gamberini, aveva sporto querela sottolineando come in due occasioni, un messaggio postato sui social e un comizio Barzago (Lecco), Salvini l'avesse attaccata duramente travalicando i limiti della legalità. "Il pm Serafini - ha detto a LaPresse l'avvocato Claudia Eccher, legale del segretario della Lega - questa mattina ha spiegato in aula come il comportamento di Salvini non potesse in alcun modo configurarsi come istigazione a delinquere. Noi ci siamo affidati con ossequio alla magistratura - ha aggiunto il legale - confidando che accoglierà le nostre richieste che vanno nel senso della piena assoluzione" per il leader dl Carroccio”.

 

 

Nel video pubblicato il 3 luglio 2019 sui suoi canali social, Salvini che all'epoca dei fatti era ministro dell'Interno, aveva commentato la notizia della scarcerazione della Rackete chiamandola con diversi appellativi, tra cui "zecca" e "sbruffoncella". Il leader della Lega aveva anche detto che, dopo quella decisione da parte della magistratura di scarcerarla, "una criminale" era libera di circolare in Italia. Durante il comizio a Barzago del 18 luglio 2019 Salvini dal palco aveva commentato i principali avvenimenti politici del momento, dedicando qualche minuto al caso Sea Watch e alla capitana Rackete. "Se fosse arrivata a Pusiano (un comune di 1.300 abitanti sul lago di Como, ndr) non sarebbe arrivata lontano", ha detto Salvini. Espressioni colorite che, per il suo difensore, non volevano certo invitare i sostenitori della Lega a commettere atti violenti nei confronti della Rackete, come invece ha sostenuto in aula il legale della giovane.

 

 

Per il pm Serafini, invece, in quelle espressioni si ravvisano profili di diffamazione, reato per il quale Salvini è stato rinviato a giudizio ad è in attesa di conoscere la data della prima udienza. Per quanto riguarda l'istigazione a delinquere, invece, il giudice si è riservata di decidere. E domani si avranno ulteriori news sul caso Gregoretti.

 

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