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Giravolta M5s, ora vogliono il Ponte sullo Stretto. E Rousseau non fa prigionieri: così svergogna Beppe Grillo

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La guerra Rousseau-5Stelle si sposta sul Ponte sullo Stretto. E non risparmia Beppe Brillo. Il Blog delle Stelle è ormai tendenza esclusiva dell'associazione Rousseau di Davide Casaleggio e oggi mette nel mirino proprio il cofondatore del M5s.

 

Sul sito che fu il riferimento dei militanti grillini arriva una nuova rubrica, Blog History una sorta di Var della politica, che pesca vecchie dichiarazioni che - come spesso accade in politica - vengono sostituite ben presto da altre di tenore diverso se non opposto. E così rispunta un post di Beppe Grillo vecchio 15 anni di distanza in cui il comico genovese bollava il Ponte sullo Stretto di Messina come "una boiata" mentre oggi il tema tornato invece di stretta attualità per la maggioranza che vede insieme M5s e Iv.  “Dieci anni e vedremo il ponte sullo stretto di Messina, se ci saranno le semplificazioni normative. Altrimenti i lavori non finiranno più. Se lo dico è perché ci credo“, ha detto il grillino Giancarlo Cancelleri a Radio Capital. Insomma dopo la Tav e il Tap cade un altro tabù grillino mentre i M5s si riuniranno stasera con il sottosegretario delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. E Rousseau risponde col blog vintage. 

 

"La dichiarazione del Menomato Morale (d’ora in poi ci si riferirà a lui come MM) a favore del ponte sullo stretto è un manifesto politico - scriveva il fondatore del M5S scagliandosi contro l’ex premier Matteo Renzi - È il trionfo del nulla politico che i partiti hanno da offrire in un Paese che ha il record di disoccupazione, soffocato dal debito, con dieci milioni di poveri, che ha perso il 22% della produzione industriale dall’inizio della crisi. Agli italiani alla canna del gas e agli imprenditori strozzati da tasse e corruzione viene oggi raccontato da tutti i giornali che la soluzione è il ponte. Centomila posti di lavoro ha detto Renzi. Tutti sul ponte? Lo stretto è largo 3.140 metri. Ipotizzando un operaio ogni metro, non ci stanno 100mila operai, quindi li metteranno a strati come i savoiardi. Uno strato di operai, uno di mascarpone, uno di operai, uno di mascarpone".

 

"Non può essere una cosa seria - si legge in quel vecchio pezzo targato da Grillo - È un gioco a chi dice la boiata più grossa nel momento più drammatico del nostro Paese dal dopoguerra. Chi vince va sulle prime pagine e viene commentato da giornalisti e opinionisti per giorni. Se MM dicePonte sullo stretto, io dico seggiovia Genova - Cortina che creerà un milione di posti di lavoro e sarà gratis per i genovesi (altrimenti non la userebbe nessuno). Qualcuno ha detto tunnel sotterraneo Roma Rimini per dare ai romani un’altra spiaggia oltre a Ostia? Una sopraelevata che collega Cagliari a Livorno? Oppure il Traforo della Sardegna da parte a parte, a che serve? Da Civitavecchia si vede Ibiza. Non vi viene in mente qualche altra boiata come il ponte sullo stretto?". "Non è facile essere un premier, bisogna essere sempre pronti a spararla più grossa. Non ingrossatevi il fegato pensando che MM creda davvero a quello che dice. Non va più contrastato, ormai conta zero. De Benedetti oggi l’ha licenziato e il countdown al 4 dicembre è iniziato. Il MM non va neppure contraddetto, va ignorato, un po' sbertucciato, dargli un pò ragione come si fa con i fessi. Il
ponte di Messina può essere superato solo dalla fantasia: proponi su Twitter la tua boiata come se fossi il presidente del consiglio alle prese con la crisi economica con l’hashtag #LaMiaGrandeOperaInutile. Uno di voi potrebbe guadagnarsi le prime pagine dei giornali di domani", concludeva il comico genovese. 

 

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