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Grillo è un comico senza cultura di governo, Santoro a valanga sul M5s

Giorgia Peretti
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Michele Santoro dopo venti anni torna negli studi di Mediaset come fa notare prontamente Nicola Porro. Il giornalista è ospite nella puntata di lunedì 10 maggio, per un’ampia intervista che tocca le tematiche del momento: l’uscita del suo libro “Nient’altro che la verità”, dove racconta la storia del killer Maurizio Avola e lo scenario politico odierno.

 

 

 

Santoro non si risparmia e nel corso del suo intervento lancia una critica feroce al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, rimpiangendo persino il Silvio Berlusconi di governo con il quale lo scontro era all’ordine del giorno: “Oggi siamo agli sgoccioli. Perché per lo meno quando c’era Berlusconi, per quanto io possa pensare criticamente a quel periodo, c’era lui in campo che combatteva in difesa dei suoi interessi ma anche di una sua visione politica del paese e c’eravamo noi che contrastavamo Berlusconi. Quando questo dualismo, che era una democrazia malata per me, non c’è rimasto più niente. Che cosa è rimasto? Quelli che facevano da pungolo al sistema che dovevano servire ai partiti per rigenerarsi sono andati al potere, con un volume sterminato di voti senza avere alcuna cultura per governare un paese.” Santoro non risparmia le critiche affermando in buona sostanza che i grillini sono il risultato dello sgretolamento dei partiti che vi erano al potere allora.

 

 

 

Durante l’intervista viene mandato in onda uno stralcio della trasmissione condotta da Santoro, “Servizio Pubblico”, in cui si assiste allo scontro epico tra il cavaliere e il conduttore stesso. Un pezzo di televisione entrato nella storia, Silvio Berlusconi si alza dalla sedia, fa per andarsene e infine prima di uscire pulisce la sedia dove sedeva Marco Travaglio. Un’ospitata quella di Silvio Berlusconi che come fanno notare in studio ha portato molti consensi a Berlusconi. Dopo aver assistito alla scena, Santoro commenta così: "Comunque la pensiate non la rivedrete più questa televisione".

 

 

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