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Riportato in modo inesatto Salvini, Il Tempo si scusa con i lettori

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Nella rubrica “Segretissimo” pubblicata su Il Tempo del giorno 22 aprile a firma del collaboratore Arnaldo Magro, l'autore ha sintetizzato a memoria in modo erroneo una frase pronunciata dal leader della Lega, Matteo Salvini, durante la puntata di  “Quarta Repubblica” del lunedì precedente. Non era testualmente corretta l'affermazione attribuita a Salvini: “Qualcosina su come siano andate le cose mi ha detto il mio avvocato”, e al leader della Lega è stata anche attribuita una affermazione sull'avvocato Giulia Bongiorno che invece era stata pronunciata dal conduttore, Nicola Porro. Questa imprecisione di cui ci scusiamo innanzitutto con i lettori e con i protagonisti ha generato confusione e provocato polemiche politiche purtroppo fondate su una nostra imprecisione. Per ristabilire le cose riportiamo qui la trascrizione del passaggio di quella trasmissione con le parole esatte di quel dialogo. (Franco Bechis)

Matteo Salvini: “Da quello che si legge però...infilare le bottiglie di vodka ed essere in quattro contro uno non è il massimo della vita...Non mi interessa il processo...Mi sono solo informato...Ho chiesto al mio avvocato e...mi suona strano Nicola parlare del mio avvocato, perché io sono arrivato a 47 anni senza avere mai detto nella vita "Il mio avvocato" se non quando ho fatto il divorzio consensuale con la mia ex moglie, però era il nostro avvocato, perché essendo consensuale ne avevamo uno in due. Non ho mai avuto bisogno del mio avvocato. Quando vai in un'aula di tribunale e rischi la galera chiedi al tuo avvocato...e rischia meno uno stupratore di quanto non rischio io...”.
Nicola Porro: “…Tra l'altro avete l'avvocato...se posso permettermi il suo avvocato è l'avvocato della vittima di questo presunto stupro...”.
Matteo Salvini: “Giulia Bongiorno è bravissima...(...)”.

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