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AstraZeneca resta un rebus. In arrivo 1,5 milioni di Pfizer

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AstraZeneca torna al centro della scena. Il vaccino è nuovamente sotto la lente d’ingrandimento dell’Ema, che si pronuncerà ancora una volta sugli eventuali legami fra il siero e alcune reazioni avverse. Difficile che l’autorità europea del farmaco possa stopparne l’utilizzo ma l’ipotesi più accreditata è quella delle "raccomandazioni". Il rapporto rischio-beneficio «resta positivo» precisa il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri ma, allo stesso tempo, «l’Ema, continuando la farmacovigilanza, può individuare dei sottogruppi di popolazione» dove «per maggiore precauzione» possa essere «preferibile» utilizzare un altro vaccino. Comunque «non c’è necessità di uno stop generale». La categoria in questione è in primis quella delle donne in giovane età ma per evitare un nuovo caos l’importante, secondo tutti gli scienziati, è che arrivi «una linea unica». A tal proposito l’Italia seguirà quanto sarà deciso dall’organismo europeo.

 

 

 

Nel governo sull’argomento c’è massima prudenza e così all’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco che come tutte le omologhe europee fa affluire verso Ema tutti i dati riscontrati nella farmacovigilanza sul territorio. Dubbi che, sottolinea il virologo Andrea Crisanti, possono essere «pericolosi» perché così «si rischia di far saltare l’intera campagna vaccinale e di vivere altri due anni e mezzo con il Covid. Il momento è troppo delicato per rinunciare a un tipo di vaccino». «Così è un disastro», gli fa eco il collega Fabrizio Pregliasco sottolineando come su AstraZeneca la narrazione sia stata «negativa fin dall’inizio». Un chiarimento viene chiesto da più parti, a partire dalle Regioni. Dalla Campania il presidente De Luca parla di «crollo» delle somministrazioni del vaccino AstraZeneca e rilancia con Sputnik nei confronti del quale, a suo dire, la pronuncia delle autorità vigilanti deve essere «urgente».

 

 

 

Un mare in tempesta nel quale il generale Francesco Paolo Figliuolo cerca di tenere dritta la barra della campagna vaccinale per arrivare il prima possibile a tagliare il traguardo delle 500mila dosi somministrate al giorno. Entro oggi alle Regioni arriveranno 1,5 milioni di Pfizer. Si tratta - spiegano dalla struttura del commissario - in assoluto del lotto di 
vaccini più consistente consegnato dall’inizio della campagna. A beneficiarne saranno soprattutto i soggetti più vulnerabili. A tal riguardo, nell’ultima settimana, è cresciuto del 20% il numero di persone over 80 cui è stata somministrata una dose di vaccino.

 

 

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