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Draghi prende tempo e i governatori si inventano il "divieto di stazionamento"

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Ci risiamo. Il governo non sa cosa decidere e prende tempo. Il braccio di ferro tra il Cts e i politici, che si scontrano fra loro, continua. Mario Draghi rinvia il verdetto atteso da tutti gli italiani che non sanno ancora (e non lo sapranno fino a venerdì) se potranno godersi l'ultimo pranzo fuori il prossimo weekend, per non parlare dei poveri ristoratori ormai allo stremo. "Oggi abbiamo valutato diverse ipotesi, domani avremo dei dati aggiornati. Le decisioni che vogliamo assumere devono essere sostenute dai dati più recenti" ha detto stasera il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Bisogna aspettare, insomma, ma intanto parte la corsa dei governatori e sindaci per anticipare le chiusure a livello locale. Un circolo vizioso visto e rivisto durante le varie fasi più delicate della pandemia sotto il governo Conte, ma l'andazzo non sembra cambiato. Si chiude a macchia d'olio, senza un coordinamento nazionale perché la macchina governativa è troppo lenta. 

Il più impaziente e prudente è sempre Vincenzo De Luca, che ha chiuso parchi, giardini, lungomari e piazze in Campania. Ma c'è chi si è inventato qualcosa di nuovo: il divieto di stazionamento negli spazi aperti, ordinato da Michele Emiliano in Puglia e applicato in precedenza ad esempio dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Che significa? Con "decorrenza immediata - si legge nell'ordinanza firmata oggi da Emiliano - e sino al 6 aprile in Puglia è vietato lo stazionamento all'aperto". Il divieto riguarda "gli spazi antistanti gli istituti scolastici, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, se non si è in solitudine o in compagnia" di familiari o conviventi.

Ricapitolando: si può uscire di casa, andare a fare la spesa o a tagliarsi i capelli dal barbiere. Ma se si incontra un amico lì fuori - interpretando il divieto - non ci si può fermare a parlarci. Ma "se non si è in solitudine", o se si è usciti di casa con "familiari o conviventi" allora è concesso sedersi insieme su una panchina? E se si cammina insieme all'amico e non si "staziona"? Forse, a questo punto, è meglio chiudere tutto. Almeno diventa chiaro cosa si può fare (niente) e cosa no.

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