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La via crucis di Boccardi, rimasto fuori dal Senato. Ora si appella a Mattarella

Domenico Alcamo
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Un appello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e alla Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati è stato inoltrato dall’Avvocato Gianluigi Pellegrino, difensore del Senatore Michele Boccardi, affinché l’Aula si pronunci sull’assegnazione del suo seggio.

La storia è questa. Boccardi, già a Palazzo Madama nella XVII Legislatura, si era ricandidato alle elezioni del 4 marzo 2018. All’esito delle elezioni, il sito del Viminale attribuisce a Forza Italia la conquista un seggio al collegio plurinominale per Palazzo Madama Puglia 1 e 2 seggi a Puglia 2. Tuttavia, al momento della proclamazione l’ufficio elettorale Regionale presso la Corte d’Appello di Bari, di fatto, inverte l’assegnazione dei seggi e così il Senatore Michele Boccardi, in attesa di riconferma, rimane fuori.

 

Entra l’ex vicesindaco di Molfetta Carmela Minuto e da lì si scatena la battaglia di carte bollate. Da un lato, Boccardi contesta un errore materiale. Dall’altro, Minuto rivendica a suo favore il testo di un Decreto del Presidente della Repubblica. Il caso, come da prassi, va alla Giunta delle Elezioni del Senato che nello scorso ottobre delibera di proporre all’Aula l’annullamento dell’elezione della Senatrice Minuto. Accogliendo, dunque, il ricorso di Boccardi. Solo che l’Aula non è ancora stata convocata. Da qui, l’appello.

 

“E’ noto che il regolamento –scrive l’avvocato Pellegrino-  prevede che la proposta della Giunta venga sottoposta all'Assemblea del Senato della Repubblica entro 30 giorni dalla conclusione dell'iter in Giunta. Pur non essendo coercibile l'attività del Senato è del tutto evidente che detto termine non può interpretarsi come ‘inutiliter datum’ soprattutto perché si è in presenza di un bene costituzionale da preservare non solo importantissimo ma fondativo: la legittima costituzione del Senato della Repubblica. Peraltro come noto ogni giorno di ritardo aggrava il danno erariale connesso al ristoro che per pacifica giurisprudenza sarà dovuto al Boccardi”. 

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