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Perché non è stato indagato per quel palazzo? Rampelli durissimo contro Zingaretti

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“La Provincia di Roma ignorò l’offerta vantaggiosa che per conto del Comune fece l’allora assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera. La questione emerge oggi dall’inchiesta di un noto quotidiano. Zingaretti è intoccabile? O forse, come nei racconti di Palamara, piazzale Clodio nella spartizione delle Procure tra le correnti del Pd era stato destinato a quella dell’attuale governatore del Lazio?" È il durissimo atto d’accusa del vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, che annuncia un’interrogazione parlamentare e un esposto sulla vicenda. 

 

"È inverosimile che non ci sia stata un’indagine sull’ex presidente della Provincia di Roma Zingaretti, dopo il profilo basso tenuto nei suoi confronti sullo scandalo per l’assegnazione della gara regionale sulla gestione del Recup, dove i giudici che indagarono se la presero con il suo staff, ignorando il livello politico”., si legge nella nota. 

 

“Due pesi e due misure - aggiunge Rampelli - rispetto al Campidoglio nelle cui indagini per corruzione e perfino per associazione mafiosa, quando era primo cittadino Alemanno, fu considerato il sindaco l’artefice di ogni misfatto. L’asimmetria è lampante: in Provincia e Regione, governate dal piddino Zingaretti, è tutta colpa dei funzionari mentre nei 5 anni in cui Roma fu governata dal centrodestra le responsabilità penali e civili erano attribuibili al livello politico. Se non ho informazioni sbagliate la moglie del giudice Palamara, all’epoca presidente dell’Anm, è stata consulente di Zingaretti proprio in quel periodo. Nelle sue illuminanti confessioni lo stesso Palamara potrebbe spiegarci quali rapporti intercorressero tra lui, Zingaretti e la Procura di Roma? Tanto per avere un quadro più definito. In queste vicende di malcostume spicca ancora una volta per la sua moralità e lo spirito di servizio verso le istituzioni pubbliche l’attuale capogruppo in Regione di Fd’I Fabrizio Ghera, all’epoca potente quanto integerrimo assessore si lavori pubblici nel comune di Roma, che per due volte scrisse al presidente della provincia Zingaretti per segnalare che c’erano palazzi pubblici disponibili e non era conveniente prendere in locazione il grattacielo di Parnasi. Ci auguriamo che le indagini siano solerti, puntuali e imparziali”.

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