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Acquazzone sul governo: i Cinquestelle chiedono la luna

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Incredibile, il gioco del cerino nella crisi di governo sta raggiungendo vette che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.
Mentre il presidente Sergio Mattarella attende con pazienza l’esito dell’esplorazione affidata a Roberto Fico, i partiti si distinguono nella ricerca di soluzioni inesistenti.

E così un acquazzone si sta per scaricare addosso alla maggioranza che qualcuno vorrebbe ricostituire, a causa della fantasia incredibile dei pentastellati. È noto che uno dei nodi più aggrovigliati è la giustizia, e che uno dei ministri più discussi – da tutti, ambienti grillini compresi – è proprio Alfonso Bonafede.

Nelle trattative parallele a quelle sul programma in scena alla Camera, si discute anche della posizione del Guardasigilli. Matteo Renzi vorrebbe cambiarlo, ma non solo lui. Anche nel Pd le perplessità su Bonafede sono molto forti e c’è la disponibilità a parlarne. Anche perché si fa sotto l’ex ministro della giustizia Andrea Orlando, anche se c’è chi tira in ballo Paola Severino o addirittura l’ex presidente della Consulta Maria Pia Cartabia.
E niente: la pantomima che stanno inscenando i grillini mette in campo una variante incredibile. Anziché fermarsi a ragionare, dai Cinque stelle arriva la proposta che può far saltare tutto. D’accordo, togliamo Bonafede ma a una sola condizione: deve fare il vicepremier.

Uno dei tipici casi in cui ci si chiede se a furia di etichettare Renzi come irresponsabile non lo siano invece proprio i seguaci di Beppe Grillo, con il loro atteggiamento settario. Il barometro segna buio pesto e in queste condizioni è ben difficile che Roberto Fico psosa avere carte da giocare per chiedere a Mattarella di poter proseguire in un’impresa impossibile. 

Il voto anticipato si avvicina sempre di più. Del resto, se questo è il personale politico non c’è dubbio che sia meglio affidare la parola al popolo.

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