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La Dad non funziona più. Se ne accorge anche la Azzolina

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«Gli studenti hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Tanto vale che lo facciano all’interno della loro classe». La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un intervento a «Tutti in classe» su Rai Radio 1 ammette di essere «molto preoccupata. A marzo scorso - ricorda - sono stata io a volere la didattica a distanza che però è uno strumento che va bene per qualche settimana o per qualche mese. È evidente che non può più funzionare. I ragazzi sono arrabbiati e disorientati e io sono preoccupata come ministro per il deflagrare della dispersione scolastica».

«Io non voglio fare alcuna polemica con nessun presidente di Regione ma restano i fatti e i fatti vanno raccontati». Lo ha ribadito a «Tutti in classe» su Rai Radio 1 la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. «Il 23 dicembre - ha ricordato la ministra - è stata stipulata un’intesa all’unanimità con le Regioni che hanno garantito che le superiori sarebbero ripartite con una presenza tra il 50 e il 75%. È stato fatto un lavoro enorme, coinvolgendo i prefetti su orari e bus, e anche alcune Regioni come la Toscana hanno lavorato bene. Oggi è difficile per gli studenti capire perché non si riapre: hanno ragione, capisco le loro frustrazioni e le loro difficoltà. La scuola è un diritto costituzionale, se a me l’avessero tolta probabilmente non sarei qui».

 

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