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Caso vaccini, l'Europa ci ha fregato di nuovo. Gianluigi Paragone: "Perché l'Italia perde sempre"

Gianluigi Paragone
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Vogliono essere europeisti, campioni di europeismo, e pigliano sberle. Nonostante l'abito della festa, la cravatta giusta, la brillantina e la tinta dei capelli perfetta. Niente, non se li filano proprio. Con buona pace di Gualtieri che non sa più come prostrarsi alla mecca di Bruxelles: lui, Conte e Patuanelli (con la regia di Casalino) cercano la quadratura del Recovery e Gentiloni rilancia come ventriloquo della Commissione.

La Germania - sul piano vaccinale - ancora una volta ha ricor dato le regole del gioco: l'Europa è loro. L'Europa è... Cosa Loro. Non a caso infatti l'Europa segue la logica dei colletti bianchi. La Germania fa quel che vuole? Ecco, mi sia consentito, Italexit qui a dirvi: bene, ognuno pensi da Stato sovrano. Stato libero autonomo. Costituzionalmente sovrano. Brexit è la vittoria dei britannici, in barba alle battutine e alla narrazione falsa costruita per deridere Nigel Farage e Boris Johnson.

Basta con questa euro -ipnosi dannosa, drammaticamente dannosa. La Germania ha fatto quel che voleva sui vaccini, esattamente come lo aveva già fatto con la ripartizione dei migranti, con il surplus della bilancia commerciale in continua violazione delle regole; come lo aveva fatto salvando le proprie banche. E poi lo fa coprendo i suoi paesi alleati, che sono paradisi fiscali o in dumping delle regole su lavoro e ambiente. Il governo ci propone l'ennesimo esercizio artificiale di contabilità (per altro con dentro un errore che la corsa contro il tempo impedisce di riparare), un esercizio che alle imprese non porta alcun vantaggio. Chi nella crisi sta ingrassando sono le multinazionali, che amano tansissimo le mosse di Palazzo Chigi.

La quarta versione del Promettopoli contiano. Ma Promettopoli funziona un po' dentro lc, specchio deformante dei Palazzi. Ma al di fuori non funziona per niente. Fuori c'è un Paese che in silenzio sta male, che fa la fila alla mensa e se non si è riversato in piazza è solo perché ha vergogna. Attenti però a quel che cova. Perché non saranno i militari a fermare la rabbia popolare. Cittadini senza lavoro, senza retribuzioni, senza case! E il governo che fa? Sta ancora dietro ai Benetton che maramaldeggiano sul suk creato dall'avvocato Conte e sostenuto dal ministro Patuanelli, il ministro amico del giaguaro. Quarantaquattro morti ci sono stati a Genova! E il governo Cinquestelle/Pd non ha revocato un tubo! Del resto, che aspettarsi da un esecutivo che non paga i risparmiatori truffati ma sta cercando di regalare quella Mps - su cui tutti gli italiani hanno dovuto mettere i soldi - in modo da poter controllare una banca. Oltre a poter controllare i servizi segreti, sui quali si è accesa una zuffa che lambisce la crisi di governo. Ecco perché stanno volando gli stracci.

Arrivano con una Manovra zeppa di bonus: ma lo capiranno che per acciuffare un bonus bisogna superare una gimcana di scartoffie? Alla faccia delle semplificazioni! Parlano del Covid con linguag gio di guerra e poi vogliono ricostruire senza soldi e senza idea. La ripartenza necessaria passa dal fisco. Dovevano resettare alcune voci fiscali; dovevano ABBATTERE il costo del lavoro, gli oneri di sistema nelle bollette e le accise sulla benzina. Dovevano promuovere un giubileo sulle sofferenze bancarie e invece ora dalla loro cara Europa arriva un'altra vergognosa ingiustizia su chi è sul filo di lana col conto in banca. Così oltre a non avere liquidità si ritrovano con la mannaia sul capo. Tutti questi drastici tagli fiscali costano? Certo, costano tantissimo, ma consentono di ripartire. E chi paga? Paga lo Stato con la sua moneta sovrana. Ecco chi paga. Sapete cos' ha appena approvato il governo giapponese? Un piano da quasi 840 miliardi di euro. È il terzo anno di fila che il Giappone approva manovre da oltre 100mila miliardi di yen ciascuna. Lo pub fare perché ha moneta sovrana e i giapponesi sono proprietari del loro debito pubblico. Del quale non hanno paura, visto che il successore di Abe prosegue con la stessa politica espansiva. Si tengano dunque le regole idiote dell'Europa. Andarsene possibile e pure necessario. E non fa paura. Perché noi siamo l'Italia!

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