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Governo, Salvini chiama i volenterosi. Le mosse della Lega per superare l'esecutivo Conte

Tommaso Carta
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Una «chiamata» a uomini e donne di «buona volontà» che, in Parlamento, si dicano disposti a collaborare alla formazione di un governo «serio» di centrodestra per superare lo «stallo» imposto dal «litigioso» Conte II. L'appello arriva da Matteo Salvini con una mossa che appare più mirata a mettere in difficoltà le forze di maggioranza che a realizzare qualcosa nel concreto, visti i numeri di Camera e Senato. Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e i «piccoli» di Nd, Udc e Cambiamo possono, infatti, contare, a Montecitorio, su 266 deputati in tutto e gliene mancano 50 esatti per raggiungere la maggioranza assoluta di 316. Anche a Palazzo Madama, dove la situazione è più favorevole, ai 139 senatori di centrodestra mancherebbero comunque 22 voti per arrivare alla maggioranza assoluta di 161. Ma il capo delle Lega insiste con l'invito.

«Al governo abbiamo dei matti. Ci sono 60 milioni di italiani preoccupati per la salute, c'è una crisi economica che entra in milioni di case, e il governo pensa ai rimpasti», attacca. «In un momento grave come questo io dico "0 governate o vi spostate". Oppure il centrodestra, che è maggioranza nel Paese, fa delle proposte. Ci mancano pochi voti in Parlamento - sostiene Ci sono 20 persone di buona volontà che dicono che piuttosto che rimanere fermi con Conte scegliamo cinque cose da fare e ci diamo tot mesi di tempo per farle?». «Non penso a nessun governo con Conte, Renzi, Di Maio o Zingaretti - insiste ancora una volta Mi rifiuto di pensare che questo governo si trascini per due anni. Quale l'alternativa? Cercare una maggioranza intorno al centrodestra che è maggioranza nel Paese e, per poco, non è maggioranza nel Parlamento». «Al Senato, con una quindicina di persone di buona volontà ci può essere una maggioranza di centrodestra. Poi noi non andiamo a cercare nessuno o manovre di palazzo», aggiunge.

L'appello viene lanciato in mattinata e poi ribadito in un'intervista di auguri natalizi con Annalisa Chirico, in cui il segretario leghista parla per la prima volta di superamento dell'era sovranista, impressa al suo partito con la conquista della segretaria nel 2013. «Lei si definisce proprio sovranista?», chiede la giornalista «No, io mi definisco italiano», risponde Salvini. «Sono categorie superate, del secolo scorso, storicamente stimolanti, ma superate: fascisti, comunisti, destra, sinistra, populisti, sovranisti, europeisti. Io penso che il Covid ci imponga un cambio di marcia: buon senso, concretezza, sviluppo. La parola che non dovrebbe mai essere accantona ta è libertà, se lei mi chiede in base a quali principi vorrei tornare a governare il Paese, rispondo libertà. Libertà educativa, di cura, di pensiero e parola e d'impresa».

A Chirico che gli chiede quali sono le figure cui pensa per un ipotetico governo di centrodestra, Salvini risponde con un fiorire di «Giuli»: Giulio Sapelli (prima proposta leghista di premier per il governo con i 5 stelle) e Giulio Tremonti, come consulenti economici, poi Giulia Bon giorno come ministro della Giustizia. Si fida di Matteo Renzi? «Zero - risponde -. Ma più che quello che penso io, penso che siano gli italiani che non si fidano, ad aver individuato il personaggio». «Conto di tornare presto al governo del Paese avendo dei buoni rapporti con le istituzioni europee - aggiunge Dall'Ue sono arrivate due infrazioni, una che mette a rischio la gestione delle spiagge e la seconda per aumentare le tasse nei porti italiani. Il terzo "regalino" che vogliono farci è imporre la partita Iva al volontaria to. Se dall'Europa arrivano queste cose io dico no ma non perché sono sovranista o strambo ma perchè penso che siano errori».

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