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Matteo Renzi, basta chiacchiere. Giuseppe Conte va buttato giù sulla sanità

Francesco Storace
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Abbiamo molto apprezzato il discorso di Matteo Renzi al Senato. In quella sede il capo di Italia Viva ha messo a nudo le responsabilità di governo. Ma la discussione sta prendendo una strana piega e non sono ammissibili giochini e chiacchiere. Anche Renzi ha il dovere di far seguire i fatti alle parole.

Nell’intervista che ha fatto tanto discutere - quella al Pais - Renzi pretende le scuse da Conte. Ma il premier già ha offerto il motivo per cui andrebbe buttato giù senza indugio. Eppure, invece, si indugia e basta.
Quando su 200 miliardi di euro provenienti dall’Europa a causa della pandemia se ne stanziano appena 9 per la sanità, non ci sono scuse che tengano. È una vergogna inaudita che non può continuare oltre. È con il popolo italiano e le sue troppe decine di migliaia di morti  che governo e maggioranza si devono scusare e non battibeccare tra di loro. Quei nove miliardi esigono che si cali il sipario su una proposta indecente: chi pensa di destinare la miseria alla sanità non merita di gestire alcunché.

E siamo davvero indignati per le troppe parole che si gettano al vento: è ora di far capire al popolo che la politica non è questa roba qui. Se non si parte da questa orrenda decisione sulla salute dei cittadini, non c’è nulla più da fare. Finora ha farfugliato qualcosa solo il ministro Speranza. Ma più per ragioni di bottega. In merito Conte non ha pronunciato una sola sillaba, non ha corretto neppure un numero. E se è il premier a stare zitto non servono più le parole di Renzi e compagnia. Conte se ne deve andare: perché se non comprende la gravità di una decisione, a palazzo Chigi non deve rimanere un minuto di più.
 

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