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M5S, Francesco Storace contro la vergogna Cinquestelle: "La banda grillina vuole incassare la mancia plurimilionaria"

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"Giustamente deve calare il silenzio sulla banda dei Cinquestelle. Calato il sipario sui loro inconsistenti Stati Generali, se ne ricava la conclusione che non hanno più nulla da dire al popolo italiano. E preferiscono arraffare quello che rimane". Il vicedirettore de Il Tempo Francesco Storace picchia duro sugli scandali a Cinque Stelle che hanno travolto il MoVimento. Sul sito 7Colli.it scrive: "Costoro – la banda dei Cinquestelle – hanno ingannato i nostri connazionali, li hanno illusi e ora fatti disperare per la fine di un sogno. Facevano i rivoluzionari e si sono comportati come i peggiori poltronaggini. Come è lontana quella distanza da Matteo Renzi – segretario del Pd – di cui faceva sfoggio Beppe Grillo in un indimenticabile video. Ora ci si sono alleati. E sono affogati nel sistema che giuravano di voler contrastare". 

E ancora: "Ci hanno convinti a tagliare 345 parlamentari con un risparmio irrisorio che ora è vanificato dal ministro Gualtieri con una mancia che è uno schiaffo in faccia al popolo italiano. L’opposizione non faccia ammuina. Prima di qualunque “dialogo” con questi imbroglioni pretenda il ritiro dell’articolo in questione dalla legge di bilancio. La banda dei Cinquestelle è in silenzio anche su questa vergogna. Perché c’è il mutuo da pagare, raccontano ai giornali. E ci sono gli elettori da soddisfare e che chiedono il conto. Come se la politica si debba per forza ridurre a mercato inverecondo di proporzioni mai viste. Riducono i parlamentari a seicento ma incassano in mille. Poi uno si chiede perché la gente odi chi è rimasto asserragliato a Palazzo e non distingua più tra chi governa e chi sta all’opposizione".

 

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