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Polizia penitenziaria in pericolo. E il governo non stanzia i soldi

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Polizia penitenziaria in pericolo. E il governo non stanzia i soldi. La denuncia del SAPPE è chiara e circostanziata: “Grave il mancato stanziamento da parte del Governo di fondi necessari a predisporre le opportune misure di tutela a favore di Polizia penitenziario”. E ancora: “Da tempo il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE sollecita il Governo, per il tramite del Ministero della Giustizia, a predisporre adeguati interventi a tutela delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio nella prima linea delle Sezioni detentive 24 ore al giorno e di tutti gli operatori penitenziari. Interventi che sono diventati indispensabili a fronte degli ultimi dati che vedono contagiati 448 detenuti e 574 tra poliziotti e impiegati. E invece apprendiamo che da uno stanziamento governativo di 68 milioni di euro a favore delle Forze di Polizia nel decreto Ristori a rimanere "a secco" è il Corpo di Polizia Penitenziaria per cui non è previsto alcuno stanziamento. E’ gravissimo. Chiedo un immediato tavolo di confronto con il Ministro Guardasigilli Alfonso Boanfede affinché interceda presso l’Esecutivo Conte per sanare con urgenza questa assurda disparità”. Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

 

 

“Il crescente aumento di positivi tra detenuti e poliziotti nelle nostre carceri, per adulti e minori, evidenzia che non si deve affatto abbassare la guardia ma è auspicabile che si adottino le opportune cautele - prosegue - La promiscuità nelle celle può favorire la diffusione delle malattie, specie quelle infettive. Se si considera che un terzo della popolazione detenuta è straniera, autorevoli consessi impegnati nella sanità in carcere, come la SIMSPe, hanno constatato che con il collasso di sistemi sanitari esteri e con il movimento delle persone, si riscontrano nelle carceri tassi di tubercolosi latente molto più alti rispetto alla popolazione generale”. Per il SAPPE, dunque, “è indispensabile monitorare costantemente la questione e per questo il Governo deve predisporre ogni utile intervento a tutela dei poliziotti e degli altri operatori penitenziari, a cominciare dallo stanziamento di fondi ad hoc per fronteggiare la grave situazione”.

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