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Giorgia Meloni non dà tregua a Conte: si crede il Re Sole. E rivela: ecco perché il premier snobba il Parlamento

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Si crede il Re Sole, Giorgia Meloni asfalta il premier Giuseppe Conte e la sua "insofferenza" per il dibattito democratico.  "Non gli interessa il Parlamento? Certo, è un po' come direbbe il Re Sole... Ma cosa pensa il Parlamento lo riguarda. Ricordo che quando fu approvato il famoso emendamento Ceccanti ci dissero che i Dpcm sarebbero passati dal Parlamento. E noi facemmo notare che quell’emendamento era scritto in maniera tale da non coinvolgere il Parlamento. Ed è stato così", ha detto la leader di Fratelli d'Italia parlando con i cronisti a margine del presidio permanente del suo partito in piazza Capranica. "Vogliamo votare in Parlamento", insiste la Meloni.

 

 

 

Il riferimento della leader di Fratelli d'Italia è agli emendamenti presentati da Stefano Ceccanti del Pd e Vito De Filippo di Italia Viva, inseriti  poi riformulati nel decreto anti-Covid di giugno che stabilivano la parlamentarizzazione dei Dpcm. Il testo prevedeva che il presidente del Consiglio o un ministro da lui delegato illustrasse preventivamente alle Camere il contenuto dei decreti del premier e, ove non possibile per ragioni di urgenza, entro 15 giorni dall'emanazione.

 

Il risutato è che le ultime misure licenziate da Conte non sono state votate da nessuno. "Chiusure alle 18, chiusure delle palestre, piuttosto che tutto quello che abbiamo detto? Vogliamo che Conte venga in aula, vogliamo votare quello su cui non siamo d’accordo e che la maggioranza ci metta la faccia", ribadisce la Meloni. 

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