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Il giallo di Casalino positivo al Covid: con Conte quando già martedì doveva stare in isolamento?

Dario Martini
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Rocco Casalino, il portavoce del premier GIuseppe Conte. è positivo al Covid. Lo ha scoperto - fa sapere lui - ieri sera, "dopo il sopraggiungere di sintomi lievi". Eppure, il premier Giuseppe Conte oggi ha tenuto la conferenza stampa per informare gli italiani delle nuove misure contenute nel dpcm. La domanda sorge spontanea: perché Conte già oggi non era in isolamento? La risposta andrebbe trovata nel fatto che Casalino mercoledì scorso aveva fatto un tampone, risultato negativo.  Questo risultato al test scagionerebbe Conte che avrebbe potuto anche oggi continuare a girare liberamente avendo visto Casalino il giorno precedente al tampone negativo.

C'è però un altro giallo da chiarire. Il compagno di Casalino, Josè Carlos Alvarez, ha saputo di essere positivo al Covid lunedì. Il giorno seguente, martedì 20 ottobre, il portavoce di Conte, invece di stare già in isolamento, si è presentato al lavoro a Palazzo Chigi con il premier, avendo partecipato al vertice tra lo stesso Conte e il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, come si vede anche dalla foto che pubblichiamo. Se effettivamente il compagno di Casalino ha saputo di essere stato contagiato lunedì, perché Casalino, suo contatto stretto, martedì è andato al lavoro invece di stare in isolamento fiduciario? Potrebbe darsi che Alvarez abbia saputo della sua positività non lunedì ma solo martedì. Oppure può darsi che lunedì non abbia tempestivamente segnalato a Casalino la sua positività. Non sarebbe nemmeno la prima volta che le comunicazioni tra Casalino e Alvarez inon funzionano. Nei mesi scorsi, infatti, il compagno del portavoce era stato segnalato all'Ufficio anti-riciclaggio per operazioni sospette di trading online. Operazioni di cui inizialmente Casalino non sapeva nulla.

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